Dopo circa 20 giorni di vacatio pare sia stato nominato il nuovo Direttore di Gestione del Consorzio cimitero nella persona dell’Ing. Domenico Raimo, attuale dirigente pro tempore presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Frattamaggiore e responsabile della Centrale Unica di Committenza. Raimo andrà a sostituire la Dott.ssa Elena Tuccillo.
Ne avevamo già parlato in un nostro precedente articolo ed oggi abbiamo la conferma che la politica, nonostante la professionalità e i risultati positivi raggiunti nella gestione della Dott.ssa Tuccillo, ha preferito sostituirla con un “soggetto esterno”, non avendo, probabilmente, digerito da parte della stessa, alcuni pareri di regolarità tecnica-amministrativa espressi negativamente su atti prodotti dall’amministrazione consortile probabilmente ritenuti in contrasto con regolamenti e normative vigenti. Nessuna proroga, quindi, per la Dott.ssa Tuccillo nonostante il ricorso presentato dalla stessa dinanzi al Giudice del Lavoro per vedersi riconoscere il diritto di proseguire nell’incarico per almeno ulteriori 18 mesi, e per il quale ci sarà udienza di merito a fine maggio. E quì i dubbi e le domande nascono spontanee e le rivolgiamo alla politica del territorio dei Comuni che fanno parte del Consorzio. Come mai si è ricorso ad una nomina esterna, part-time, pure avendo all’interno una figura professionale full-time che ha ampiamente dimostrato competenze e professionalità? Come mai non si è proceduto ad alcuna procedura pubblica per la nomina individuando un tecnico laureato in ingegneria in contrasto con i requisiti previsti dal bando di evidenza pubblica del 2016 a cuì partecipò la Dott.ssa Tuccillo? Quali sono i criteri adottati? Nello statuto del Consorzio, è chiaramente riportato che le funzioni di direttore di gestione devono essere attribuite ad un funzionario amministrativo. Nessuno mette in dubbio le capacità professionali e tecniche dell’Ing. Raimo, ma pare che le sue esperienze sono di responsabile di area tecnica esercitate anche in altri Comuni come Orta di Atella, Sant’Arpino, Gricignano. Tanti gli interrogativi. Per la cronaca c’è da sottolineare come nel giorno della nomina pare si sia dimessa una componente del CDA per il Comune di Frattamaggiore, mentre l’altro frattese pare non era presente ed il numero legale è stato mantenuto dalla presenza dei soli componenti di Frattaminore e Grumo Nevano, vale a dire una nomina non legittimata da tutti i Comuni del Consorzio. Una evidente spaccatura negli equilibri politici e crediamo, principalmente, nel merito delle procedure adottate.