Non sarà facile il compito dell’ex sindaco Francesco Russo di Frattamaggiore candidato al Senato nel collegio uninominale Casoria.
Il primo motivo è di natura squisitamente numerica in un collegio dove, stando ai sondaggi, si profila un testa a testa tra centro destra e movimento 5 stelle anche se poi i numeri reali potrebbero essere diversi, ma al momento con i sondaggi alla mano, per Russo è impresa ardua. Ancora di più se si pensa alle lotte intestine al PD frattese, che ha i suoi maggiori esponenti politici nei 9 consiglieri comunali di riferimento i quali, in due anni e mezzo, hanno sfiduciato e sostituito il loro capogruppo nelle persone di Pellino, Tecla Auletta, Caserta. Un clima non certo idilliaco. Sembra che il candidato Russo, giustamente per la sua campagna elettorale, abbia chiesto al gruppo un periodo di “non belligeranza” quanto meno di facciata verso l’elettorato di riferimento. La cosa però non appare semplice da inscenare con un esecutivo sospeso in alcune nomine e con un presidente del Consorzio storicamente molto vicino a lui, che da super partes dovrebbe astenersi da un impegno diretto nella campagna elettorale: servirebbe ad alleggerire le tensioni interne al PD. Completare l’esecutivo e dare una sterzata al Consorzio sarebbe un primo segnale politico da rendere meno ardua la sfida di Francesco Russo al quale comunque vanno i nostri migliori auguri.