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Frattamaggiore, ASL-CUP PRENOTAZIONI GUASTO, TENSIONE ALL’ESTERNO DEGLI AMBULATORI, INTERVIENE LA POLIZIA

Prenotazioni Asl scoppia la polemica. Ed anche la protesta. A regolare l’accesso alle visite il… parcheggiatore che si trova all’esterno degli ambulatori dell’Asl.

A denunciare il singolare episodio, una paziente, che ha chiesto chiarimenti sul singolare “metodo” di accesso ai servizi. E quando sono arrivati i funzionari, un altro paziente in attesa di visita, è esploso in vibrate proteste, che hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Il suo racconto ha dato il via ad una serie di commenti ironici. «Sto all’Asl per una prenotazione per sottopormi ad una visita che provo a fare da un mese», ha raccontato la paziente che con sua somma incredulità ha scoperto che «era il parcheggiatore a gestire la lista delle prenotazioni (50 persone oltre 50 del giorno precedente). Ho chiamato un responsabile ed ho chiesto se il parcheggiatore fosse un dipendente dell’Asl, questo ha fatto andare in escandescenze un signore. Sono venuti i poliziotti a cui mi sono rivolta. Hanno detto che la denuncia doveva essere fatta in commissariato». Fin qui il breve racconto della signora. Che mette sotto accusa il sistema di accesso ai servizi ambulatoriali. «Tutto è stato segnalato ai dirigenti dell’ Asl, senza ottenere nulla. Alcuni dipendenti ci hanno gentilmente illustrato la situazione in cui versano. Purtroppo la società che gestisce i centri di prenotazioni ha perso l’appalto. Chissà quando ce ne sarà un altro. Siamo lasciati nell’abbandono», aggiunge Marino Landolfo, presidente di un’associazione ambientalista cittadina. Il medico di famiglia Luigi Costanzo commenta: «….le strade si trovano sempre.. .quando il sole della coscienza civile è basso ogni diritto diventa un favore». La professoressa Mariagrazia Del Prete etichetta la vicenda come «storia di ordinaria follia: mi aspetterei che siano i dirigenti della struttura, se è vero che non si riesce a fare di meglio, a denunciare questa situazione . Il  forte disagio degli utenti è molto evidente. Almeno cerchiamo di chiarire se l’unica strada per sopravvivere è rivolgersi alle strutture private, incentiviamo il privato e chiudiamo con il pubblico, e, lo dice una che si è sempre battuta per la sanità pubblica, pagando un prezzo molto alto per le scelte fatte in questo senso».
Fonte quotidiano ROMA del 09.03.2018
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