Campania record di poveri e disoccupati. Reddito di inclusione è boom di domande 163 mila in soli 2 mesi. Nella provincia di Napoli 109 mila richieste in distribuzione 63 mila card. L’Istat: disoccupati in aumento in città
Reddito di inclusione (Rei), sono centosessantratremila domande presentate in tutta la Regione, di cui solo 109 mila nell’area metropolitana di Napoli. Trentaseimila carte sono in pagamento dall’Inps (dato aggiornato a ieri), altre 27 mila sono in lavorazione per un totale di circa 63 mila card in distribuzione solo sul territorio di Napoli e provincia. Il reddito di inclusione è la misura di sostegno contro la povertà previsto dal governo. È operativo da nemmeno due mesi e a Napoli (ed in Campania) è già boom. Raffica di domande ai Comuni, uffici Inps oberati di lavoro. Numeri record che raccontano un territorio sempre più povero. Un dato preoccupante proprio nel giorno in cui l’Istat assegna a Napoli un aumento del tasso di disoccupazione (più 3,2). Rispetto al 2016 il tasso di disoccupazione si riduce in quasi tutte le regioni, con l’eccezione di Molise e Campania (nell’ordine più 1,8 e più 0,6). Sulle 109 mila domande di reddito presentate, circa 31 mila sono state respinte, 326 sono sospese (dati Inps). Il primato spetta a Napoli con 21.082 domande presentate. Non va meglio in provincia: Arzano-Frattamaggiore (13.150 richieste), la fascia costiero-vesuviana (7.297), Nola (7.664). A Pomigliano sono state presentate 7.173 domande, circa 2 mila sono in pagamento, altrettante sono state respinte, 1.678 sono in lavorazione. Nel resto della regione, sono 53.132 le domande presentate, di cui 15.175 in pagamento, 18.220 respinte. Punte da record anche a Caserta con 13.127 richieste, di cui 3.600 in pagamento, 4.329 respinte. Stessa situazione ad Aversa (7.284 domande), Sessa Aurunca (5.508), Avellino (4.015), Salerno (4.062), Nocera (4.194). Mentre proseguono i controlli e la macchina amministrativa verifica le richieste, parte l’assegno mensile dai 187,50 euro (per una sola persona) a 485,40 euro (per 5 e più persone) previsto dal nuovo sussidio economico. La carta Rei si usa come un bancomat, per pagare le bollette, fare la spesa nei supermercati ma può servire anche per prelevare una parte di denaro contante, se è necessario. Dura 18 mesi, poi la legge prevede una pausa di 6 mesi, è poi rinnovabile per non più di 12 mesi. Il reddito di inclusione sociale è accessibile ai cittadini italiani ed extracomunitari. I requisiti per fare domanda sono un Isee pari o inferiore a 6 mila euro, il patrimonio immobiliare, esclusa la casa di proprietà, non deve superare 20 mila euro, mentre conti bancari o postali e altri patrimoni non devono essere superiori a 10 mila euro. Il reddito di inclusione sociale non è legato soltanto alla mancanza di lavoro ma anche alla povertà abitativa o allo stato di salute.
Fonte “Repubblica” del 14.03.2018