Frattamaggiore, “IL POLO DEL SOLLIEVO PER LA VITA” PER MALATI TERMINALI, CONVEGNO ALL’ASL NAPOLI 2 NORD

fonte quotidiano ROMA  Incontro all’Asl Na2 per conoscere il Polo del Sollievo per la Vita di Casavatore.  “Hospice questo sconosciuto” il bilancio di 4 ani di attività della residenza per malati terminali, “polo del sollievo” di Casavatore, al centro dell’incontro previsto per domani.

Una giornata full immersion ospitata nel salone dei convegni dell’Asl Napoli 2 Nord in via Padre Mario Vergara a Frattamaggiore. All’incontro, moderato dal giornalista Franco Buononato, prenderanno parte i medici: Andrea Capasso (responsabile U.O.S. assistenza anziani e demenze Asl Na2 Nord), Vincenzo Cesetti (responsabile U.O.S. cure palliative/Nad Asl Na2 Nord, Gaetano D’Onofrio: direttore sanitario AOU Policlinico Università Federico II. Nonché i sanitari dello stesso “Polo del sollievo per la vita”: Gelsomina Fontanella (fisioterapista), Antonio Mauriello (referente infermieristico), Fausta Nasti (psicoioga psicoterapeuta), Giacomo Russo (direttore sanitario). Annalisa Russo (medico palliativista), Raffaele Samelli (medico palliativista). Assunta Tambaro (assistente sociale), Imma Vitale (psicoioga psicoterapeuta). Infine Domenico Vitale (medico di medicina generale) e M. Virginia Scafarlo, direttore sanitario Asl Na2 Nord. A fare gli onori di casa il direttore generale dell’Asl, Antonio D’Amore. Sono state oltre 600 le persone che negli ultimi quattro anni e mezzo hanno speso gli ultimi giorni della propria vita in una casa molto particolare: l’Hospice “Polo del Sollievo per la Vita” di Casavatore, realizzato e gestito dall’Asl Napoli 2 Nord. La struttura, inaugurata a gennaio 2014, è diventata sempre più un punto di riferimento per molte famiglie di pazienti terminali che hanno trovato nei sanitari, negli psicologi e in tutto il personale un aiuto e un sostegno importante in momenti estremamente delicati. Caratteristica di tutti gli Hospice, infatti, è l’offrire un mix di servizi a bassa intensità di cure mediche e con un’elevata attenzione all’accoglienza e all’umanità dei trattamenti. L’Hospice è allocato in una struttura indipendente che si sviluppa su tre livelli, circondata da verde attrezzato; dispone di 12 posti letto in camere singole, che possono accogliere un familiare o un caregiver; è dotato di aree comuni interne ed estrne, per favorire le relazioni interpersonali e realizzare attività ricreative. Si tratta di una struttura progettata con attenzione ad una serie di particolari architettonici, solitamente non presi in considerazione nei tradizionali luoghi di cura e che la rendono estremamente confortevole, accogliente ed ospitale. Giacomo Russo, responsabile della struttura «Le priorità per la nostra equipe sono quelle di alleviare le sofferenze dei pazienti e di farli sentire a casa. Abbiamo il compito delicato di ospitare negli ultimi momenti della loro vita persone in stato di grave sofferenza, dobbiamo essere discreti e rispettosi ma presenti e attenti ai bisogni di tutti. Molte testimonianze dei familiari ci dicono in tanti casi siamo riusciti in questo nostro intento».