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Frattamaggiore, “PORTIAMO I MIGRANTI IN VILLA LAURA” LA CITTA’ INSORGE: NON SE NE PARLA

fonte ROMA – Antonella Del Prete Villa Laura, la storica dimora che ha ospitato per anni la caserma dei carabinieri, in via Russo, destinata a residenza per migranti? La singolare idea arriva dal consigliere di maggioranza Dario Rocco Chiariello, presidente di una delle commissioni consiliari.

Il consigliere di centrosinistra, vicino alle posizioni del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, ha proposto di mettere a disposizione dei migranti Villa Laura, ristrutturata da alcuni anni e sulla cui destinazione le associazioni cittadine da tempo lottano per avere ospitalità. Tanti i progetti, le manifestazioni di interesse; una inaugurazione con una mostra e poi tutte le aspettative sono state disattese. E mentre la struttura giace nell’abbandono, arriva la proposta del consigliere Chiariello che ha spiazzato gli stessi colleghi di maggioranza. In città è scoppiata la “rivolta”, soprattutto da parte delle associazioni. Anche se qualcuno condivide la proposta, praticamente quasi tutti sono contrari. Politici ed associazioni ribadiscono il loro si all’accoglienza e all’integrazione, ma no a trasformare la struttura in centro di accoglienza. Francesco Montanaro, presidente dell’Istituto di Studi Atellani, da anni impegnato per ridare dignità alla storica dimora gentilizia, non ha dubbi: «È tempo di far diventare Frattamaggiore una zona di libero scambio culturale: Villa Laura può e deve essere la location per l’incontro della nostra cultura con le altre, ma assolutamente non può diventare un mini-lager dove tenere due o tre decine di poveri immigrati. La politica deve essere un faro nella nebbia delle passioni quotidiane e non deve farsi condizionare dagli umori della folla». Negativa anche la reazione di Giovanni Pezzullo consigliere di minoranza, di Forza Italia: «Rispetto la posizione del collega Chiariello, ma non condivido la sua proposta: villa Laura non può essere un centro di accoglienza per migranti. Al consigliere Chiariello – aggiunge Pezzullo – noi diciamo no. Se vuole, qualcuno li può portare anche a casa sua. Frattamaggiore è città di cultura e non centro di accoglienza per immigrati. Pronti alle barricate, tutti legati ai cancelli di Villa Laura per dire no». Per tutti la struttura deve diventare polo culturale e sociale. Nel 2016 il progetto di crearvi un polo museale. A cui non è mai stato dato seguito.
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