fonte quotidiano La Repubblica – Napoli Un bilancio positivo, quello dei primi due anni di Antonio d’Amore alla guida dell’ASL NAPOLI 2 NORD; non solo per i numeri, gli interventi, la qualità dell’offerta assistenziale o la riorganizzazione complessiva dell’Azienda, ma perché, soprattutto per un medico quale è d’Amore, “incidere sull’aspettativa di benessere delle persone – spiega il Direttore – è altamente gratificante”.
Gratificante e difficile: “quando sono arrivato – prosegue il Direttore Generale – insieme al Direttore Sanitario Virginia Scafarlo e al Direttore Amministrativo Francesco Balivo abbiamo trovato un’Azienda Sanitaria ferma. Prima di rimettere in moto dei meccanismi, in alcuni casi abbiamo dovuti sostituire, in altri non c’erano proprio. Col nostro agire, i dati lo confermano, tutto è migliorato”. Effettivamente il Direttore sembra avere ragione, basta dare un’occhiata ad alcuni importanti indicatori per rendersene conto. In una zona come quella di Napoli Nord, epicentro della Terra dei Fuochi, dove fino a due anni fa la diagnosi precoce di tumore del colon retto aveva percentuali pari a zero, oggi il numero di persone che si sottopone allo screening del colon retto si è avvicinato alle medie nazionali. D’altro canto, lo scorso anno dopo tanta attesa è finalmente partito il Registro Tumori del territorio, uno strumento scientificamente valido per valutare l’incidenza dei tumori nell’ambito dell’ASL. “Sul territorio e negli ospedali – aggiunge d’Amore – in molti casi siamo partiti da zero. Il 70 per cento dei reparti era senza primario, quindi abbiano dovuto riattivare i concorsi; in 12 mesi ne abbiamo selezionati 11. Alcune linee assistenziali, come la Neuropsichiatria Infantile, non esistevano in modo strutturato: abbiamo rifatto tutti i percorsi, assumendo personale e sviluppando nuovi protocolli operativi”. Oggi in questo ambito la Napoli 2 Nord è l’unica ASL campana ad essersi dotata di un centro di Neuropsichiatria Infantile, a Qualiano, dedicato agli adolescenti con diagnosi di autismo. Un risultato importante, ma non è il solo: a Pozzuoli, in ospedale, si sta registrando un’inversione di tendenza con pazienti che arrivano da fuori regione grazie soprattutto al nuovo primario di Chirurgia e al reparto di Urologia inaugurato a febbraio: un’eccellenza assistenziale che per vent’anni non ha mai avuto letti dedicati. Per non parlare del servizio di emodinamica cardiologica, atteso da oltre venti anni a Pozzuoli che, inaugurato poco più di un anno fa, ha fatto registrare numeri da centro di eccellenza: oltre 661 procedure di cui circa 452 angioplastiche di cui 309 realizzate con infarti in corso”. “Lavorando alla qualità dell’offerta sanitaria, al reclutamento di risorse umane di alto livello, al rinnovamento delle strutture – dice il Direttore Generale – abbiamo avviato un’opera di revisione totale dell’assistenza, restituendo la dignità al malato, prima completamente calpestata”. Tanti investimenti, ma sempre con l’occhio attento alle disponibilità finanziarie e alla corretta gestione delle risorse, come si vede dall’importante riduzione dei costi per fitti passivi ottenuta. Su questo territorio così vasto e popolato, infatti, le risorse economiche sono estremamente importanti: qui il 30 per cento dei cittadini ha diritto all’esenzione dal ticket per reddito, mentre il rapporto tra posti letto e popolazione residente è tra i più bassi d’Italia e i dipendenti dell’ASL sono solo 3.500 a fronte di oltre 1 milione di assistiti. Tante difficoltà, quindi, ma anche grandi prospettive: gli interventi strutturali che si stanno pianificando, infatti, rivoluzioneranno l’assistenza sanitaria sul territorio. Un esempio su tutti, in questo senso è quello del nuovo Ospedale di Giugliano che sarà costruito ex novo, avendo grande attenzione per le patologie oncologiche. Già oggi, d’altra parte, l’attenzione in tale ambito è massima. “Il nuovo primario di Anestesia e Rianimazione che entrerà
in servizio nelle prossime settimane nell’attuale ospedale di Giugliano valorizzerà l’hub regionale per la terapia del dolore – sottolinea d’Amore –così da coadiuvare, tra l’altro, gli oncologi nella gestione delle patologie più dolorose. Togliere dolore al malato significa restituirgli dignità. Ma non basta, per restituire dignità ai pazienti dobbiamo dare dignità ai luoghi di cura, ai medici e al personale sanitario: è per questo che nei Pronto Soccorso siamo stati i primi a schierarci ai fianco degli operatori contro le aggressioni. La stampa ci ha indicato di recente come esempio nazionale per la nostra attività di formazione destinata al personale, finalizzata a migliorare la capacità di gestione delle relazioni con quanti adottano un comportamento aggressivo nei Pronto Soccorso, nei reparti e nei luoghi di intervento del 118. Garantire la dignità del cittadino significa anche avviare gli interventi di cataratta sull’isola di Ischia, facendo spostare i medici da Pozzuoli e non i pazienti. Significa investire sull’Hospice di Casavatore, quale struttura che tutela il paziente anche nella fase terminale della vita. Significa valorizzare il ruolo delle RSA, così da migliorare la vita dei pazienti e delle loro famiglia. Anche nella gestione dell’assistenza ai pazienti affetti da problemi di Salute Men tale abbiamo ricominciato da zero riorganizzando tutto e ricevendo l’importante testimonianza di istituzioni nell’ambito della psichiatria quali Mario Maj e Franco Roteili che con la loro presenza ci hanno fatto sentire l’appoggio alle nostre scelte assistenziali”. “Dobbiamo ancora fare tanto per migliorare – afferma d’Amore -. Ma quanto realizzato è straordinario soprattutto in considerazione della situazione da cui siamo partiti. Quest’Azienda quando ci siamo insediati era priva anche dell’Atto Aziendale, e, quindi, ci obbligava a rifare gli incarichi dai capi Dipartimento fino alle posizioni organizzative più semplici.” Oggi, il cambiamento alla Napoli 2 Nord lo si può percepire anche girando per le strutture, dove può capitare di incontrare volontari della protezione civile che spiegano agli anziani l’utilizzo delle tecnologie Touch Screen presso i Distretti Sanitari, o dove – all’ospedale di Pozzuoli – tecnici tedeschi sono impegnati ad installare una tecnologia di assoluta avanguardia, unica al centrosud: la prima TAC 128 slices di ultima generazione “Dobbiamo accompagnare il cambiamento – dichiara il Direttore Generale – promuovendolo su tutto il territorio, in modo globale. All’Ospedale di Pozzuoli abbiamo una risposta assistenziale altamente specialistica, ma occorre che anche gli altri ospedali siano in grado di valorizzare le proprie caratteristiche assi- stenziali. Per fare questo, però, abbiamo bisogno che l’Azienda sia sana e che le persone siano motivate a fare del proprio meglio. Per questo abbiamo rimesso i bilanci in ordine, ottenendone la certificazione dalla Regione, e i risparmi gestionaii li abbiano reinvestiti in assistenza, personale e infrastrutture. A Pozzuoli, ad esempio, stiamo per realizzare 8 nuove sale operatorie”. Questi dati e questi risultati il Direttore Generale sa che sono il frutto di un importante impegno di tutti coloro che lavorano nell’ASL Napoli 2 Nord: “Siamo riusciti a mettere insieme, un gruppo di lavoro che si confronta ogni giorno sui problemi, lavorando alle soluzioni; questa squadra, forte dei conti in pareggio, può fare programmazione guardando al futuro – conclude il dottor Antonio d’Amore -. Ciò cui ambisco è riuscire a far capire al paziente che non è solo di fronte alla propria malattia, ma che stiamo lavorando col massimo sforzo per migliorare la sua assistenza. Ecco, questa consapevolezza da parte delle persone sarebbe la migliore ricompensa per il nostro lavoro”.