Chiuso il palazzetto dello sport di Orta di Atella. Venerdì scorso i cancelli sono stati chiusi con i catenacci perché la struttura “è inagibile, il certificato di prevenzione degli incendi è scaduto”. A comunicarlo è lo stesso sindaco Andrea Villano che poi sottolinea una circostanza assurda: “Quella struttura è così da ben 16 anni. Già nel 2002 c’erano queste criticità”. Eppure si sono susseguite numerose amministrazioni comunali ma soprattutto tante commissioni, sia prefettizie che straordinarie, che a questo punto viene da pensare abbiano chiuso un occhio oppure non siano state informate dai dirigenti comunali. Fatto sta che senza la documentazione necessaria quella struttura è inagibile e non può garantire che ci siano attività agonistiche: fuori dalla struttura quindi la squadra di pallamano militante in Serie A2 ma anche la società di pallavolo e quella di calcio a 5. A fare aprire gli occhi (finalmente) agli amministratori comunali e soprattutto ai dirigenti la mega rissa dello scorso 4 novembre durante la gara di calcio a 5 tra la formazione di Orta di Atella e quella di Acerra. All’arrivo delle forze dell’ordine infatti vennero chieste tutte le certificazioni necessarie e si appurò, solamente in quella occasione, che c’erano queste criticità. Il provvedimento è stato firmato dal responsabile dell’ufficio tecnico Adele Ferrante e il sindaco Villano sottolinea che “già tutte le procedure necessarie per avere le autorizzazioni sono state avviate e speriamo di riaprire il prima possibile il palazzetto alla comunità e alle associazioni sportive. C’è stata immensa negligenza dal 2002 ad oggi, ma ora finalmente siamo riusciti a ‘scovare’ queste criticità e cercheremo nel più breve tempo possibile di riaprire i cancelli della struttura”. Anche perché “alcune società fino ad oggi sono state accolte in strutture di Comuni vicini come Sant’Arpino e Succivo ed abbiamo messo a disposizione delle associazioni e delle atlete tutte le palestre scolastiche per metterci una ‘pezza’ provvisoria in attesa dell’ok alle certificazioni”.
fonte www.casertanews.it