Sono 6 le persone arrestate dalla Guardia di Finanza di Torino perché responsabili di aver creato un’associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale e alla bancarotta fraudolenta. Quattro milioni di euro il valore dei beni, riconducibili agli indagati, per i quali è stato disposto il sequestro a Torino e provincia e nelle province di Reggio Calabria, Foggia e Caserta. Le custodie cautelari sono state emesse dal gip del Tribunale di Torino al termine di un’indagine coordinata dalla procura del capoluogo piemontese. Nell’ambito dell’attività investigativa sono stati individuati 16 soggetti che, secondo l’accusa, a vario titolo, avrebbero architettato un articolato disegno realizzato attraverso la costituzione e la gestione di 13 società cooperative, di cui 12 poi dichiarate fallite, tutte attive nel settore della logistica e del facchinaggio. In particolare, i finanzieri hanno accertato che il fulcro dell’intero sistema fraudolento era un consorzio di cooperative a cui venivano appaltate importanti attività logistiche, quali il confezionamento, la spedizione, il carico e lo scarico di merci, da parte di primarie società nazionali. Il consorzio, che non aveva struttura, organizzazione, mezzi e dipendenti, si serviva di cooperative, consorziate e non, a cui sub-appaltava lo svolgimento di tali attività. Dagli accertamenti degli inquirenti è emerso che in realtà le cooperative sarebbero state costituite al solo scopo di assumere formalmente i dipendenti, facendo ricadere in capo a queste tutti gli obblighi contributivi e previdenziali relativi ai soci cooperatori, destinati ad essere poi evasi. A partire dal 2012, infatti, il protagonista economico è stato il consorzio che, attraverso un sistema di false fatturazioni, detraeva indebitamente l’Iva delle fatture ricevute dalle cooperative, mentre queste ultime non versavano quanto dovuto, con un duplice danno per l’Erario quantificato in almeno 40 milioni di euro e l’iscrizione a ruolo di debiti per oltre 102 milioni di euro.
fonte www.casertanews.it