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REDDITO DI CITTADINANZA: MOMENTI DI TENSIONE ALLA SEDE INPS DI AFRAGOLA

Si è temuto il peggio questa mattina quando circa 200 persone si sono trovate all’esterno della sede dell’Inps di via della Liberazione. Alcune erano in attesa anche da notte fonda. Per essere i primi. Tutti per il reddito di cittadinanza. Secondo la normativa che regola la sicurezza dei luoghi pubblici, il numero delle persone che possono accedere agli spazi interni di un ufficio è in relazione ai metri quadrati riservati al front office. Nel caso specifico all’interno della sede Inps di Afragola, a cui fa riferimento tutto il circondario, non sono ammesse più di 80 persone. Un numero almeno tre volte inferiore a quello delle persone in attesa. Quando si è aperta la porta, è cominciata la ressa. E – secondo quanto riferisce un testimone – molti non hanno gradito di attendere all’esterno il proprio turno. Peraltro la sede dell’Inps si trova a pian terreno, su un solo piano, ed immette direttamente sulla strada. Facile l’accesso. E la guardia giurata è finita per diventare il terminale delle proteste: gli hanno sputato addosso. E’ stato necessario l’intervento della polizia per evitare il peggio. Si è temuto che la folla potesse invadere l’ufficio. E dalle grida si è capito che le intenzioni non erano pacifiche. C’era chi voleva spiegazioni per accedere al reddito di cittadinanza. Altri invece erano arrabbiati perché si aspettavano che la cifra ventilata dal “reddito” si aggirasse intorno ai 700 euro, invece si sono trovati sulla card accreditati anche 40 euro. Delusione e rabbia, un mix che stava per degenerare, e che è stato contenuto solo dall’arrivo delle forze dell’ordine. Il vigilante se l’è cavata solo con degli sputi addosso. Si pone il problema della sicurezza della sede Inps, troppo esposta sulla strada. Anche se ormai non è molto lontano il tempo in cui dovrà trasferirsi nell’area Pip di Frattamaggiore, ai confini con Grumo, dove già ha trovato la sede della Fiamme Gialle.

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