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Frattamaggiore. Sospetto su “formulari e registri” di rifiuti da cantiere smaltiti illecitamente e prevenzione “morti bianche”. Gli agenti della polizia locale del comandante Chiariello denunciano tre persone in terra dei fuochi e sequestrano area.

Nella metà di agosto, sembra tutto tranquillo in città quasi vuota. È proprio lì che bisogna operare e individuare il “furbetto”, quello che resta in città trasgredendo le regole  credendo di essere impunito. Dall’altro lato però, gli uomini della polizia locale frattese guidati dal Maggiore Biagio Chiariello che hanno monitorato soprattutto le condotte di abbandono rifiuti, soprattutto quelle di inerti da cantiere. La pattuglia ha notato infatti in una strada principale degli operai che ristrutturavano un palazzo facendo cadere calcinacci. Identificati gli operai, dall’ispezione  dell’area sono emersi sospetti sulle quantità di rifiuti rinvenuti non corrispondevano alle lavorazioni effettuate. Dove erano finiti?
La professionalità e preparazione degli agenti, guidati dal comandante presente ai controlli, ha portato a verificare il registro rifiuti, risultato irregolare. Sequestro e denucie per quattro persone  per reati diversi, tra cui quelli ambientali, oltre a quella del codice penale per aver messo in pericolo i passanti senza utilizzare l’accortezza nelle tutele per caduta calcinacci da lavorazione.
Le sanzioni amministrative ammontano a circa diecimila euro. I controlli proseguono per la tutela ambientale da parte dei caschi bianchi con risultati noti, sequestrati due fondi per smaltimento illegale di amianto e interramento rifiuti alla via Rossini, sequestrati tre apecar per trasporto illegale rifiuti alla via Siepe Nuova, sequestro di due officine meccaniche, bonifica siti incolti con sanzioni per circa quindici persone.
La tutela dell’ambiente è una nostra priorità, fa sapere dalla sede del comando il Maggiore Biagio Chiariello impegnato anche in altri quattro comuni per il coordinamento delle attività di contrasto ai crimini ambientali.
Presto avremo l’identità di altri responsabili di condotte vietate.

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