Site icon Frattamaggiore News

Casandrino, SI DIMETTE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE MARIANNA PICARDI. LE DIMISSIONI ANCHE DA CONSIGLIERE COMUNALE.

COMUNICATO STAMPA

Ieri 21 ottobre 2019 ho provveduto a protocollare le mie dimissioni da consigliere comunale. Scelta sofferta, ma elaborata e maturata con consapevolezza. Mi rivolgo ai miei elettori, a coloro che mi hanno sostenuta sin dall’inizio e a coloro che hanno imparato a conoscermi in questi 15 mesi di consiliatura. Ho sempre operato nella massima trasparenza, rispettando il ruolo istituzionale assegnatomi ed ho sempre dimostrato lealtà e neutralità. Oggi ritengo che non ci siano più le condizioni per proseguire questo percorso con la maggioranza, ma nel contempo non è corretto sedere tra i banchi dell’opposizione per il rispetto che nutro nei confronti degli elettori, dei consiglieri di maggioranza e per il ruolo che ho occupato fino a ieri. La mia lealtà e la mia coerenza non sono state apprezzate e sono stata ripetutamente e gratuitamente mortificata sia dentro che fuori dal Consiglio. Ho sempre ribadito che sono CON i cittadini e MAI contro l’amministrazione, che le mie legittime richieste di chiarimenti, i miei quesiti e le mie note dovevano essere un ausilio e mai un motivo di rottura. Ringrazio chi nella giornata di ieri mi ha dimostrato stima, affetto e vicinanza con messaggi, telefonate e visite. Ringrazio il sindaco e coloro che fino a ieri erano i miei colleghi, consiglieri di maggioranza che, ancora una volta, hanno dimostrato scarsa sensibilità e scarso contenuto nei rapporti umani. Nessuno ancora ha avuto il coraggio di chiedermi delle dimissioni. Caro sindaco, quando si inizia un percorso lavorativo, politico o di colleganza, si inizia con esso anche un percorso umano che lascia ad ognuno di noi emozioni, sensazioni e insegnamenti, che arricchisce il nostro bagaglio culturale ed emotivo, che ci dà la possibilità di distinguerci dall’inanimato, dall’arido e ci rende uomini e donne…caratteristiche che non ho riscontrato in questo gruppo. Ci tengo a precisare che la mia non è assolutamente una fuga, ma è una presa di coscienza per il fallimento di un progetto, non per il progetto in sé, ma per gli attori chiamati a realizzarlo. Credo che tutto ciò impone una riflessione e una presa di posizione anche da parte degli altri. Ciò nonostante non esiterei ad impegnarmi se le situazioni lo imponessero. Vi auguro, dopo tutto, buon lavoro. MARIANNA PICARDI

Exit mobile version