Sulla cosiddetta “movida frattese” interviene Don Mimmo De Rosa inviando alla nostra redazione una riflessione su ciò che sta accadendo in città.
Altro che distanziamento sociale, mascherine e gel disinfettante: la movida violenta, che i cittadini Frattesi, già conoscevano bene prima della pandemia da coronavirus, esplode in questi giorni, ancora più incontrollata e violenta, aggiungendo un’aggravante:non tenere minimamente in conto le prescrizioni anti-contagio sul metro di distanza.
Come sacerdote e cittadino di Frattamaggiore, nel tentativo di ottenere risposte concrete, da parte delle istituzioni, per porre fine a quest’insostenibile condizione a cui i cittadini sono sottoposti, sento il dovere di esprimere forte tutta la mia preoccupazione per gli atti di vandalismo notturno che continuano incontrastati nelle vie della nostra città,
Penso che senza ricorrere ad esercito e carri armati, basterebbe far rispettare leggi vigenti,mediante un controllo del territorio non episodico ma capillare. Detto controllo dovrebbe riguardare certi punti di ritrovo ed i locali che, notoriamente, non rispettano le regole,non consentendo cosi il sacrosanto riposo notturno ai residenti. E’ vero che i gestori dei locali hanno degli obblighi, e non possono lavarsene le mani…ma è anche vero che il Comune deve fare la sua parte. Il nostro sindaco, che tra l’altro è anche medico, sa molto bene che lui è il responsabile della salute dei cittadini, non lo dimenticasse….don Mimmo de Rosa