I problemi relativi alla cattiva gestione dello smaltimento dei rifiuti speciali causati dalla mancata riapertura dell’isola ecologica di Frattamaggiore diventano motivo di malessere interiore per l’artista visuale Conny Liotti. Dopo anni passati a trasferire su tela introspezioni di tipo personale, come dimostrano le numerose mostre su territorio nazionale ed internazionale, l’artsta ha sentito l’esigenza di fare qualcosa per il suo territorio natio nel quale ha passato la quarantena da Covid. Ecco quindi che di fianco alle “denunzie” e ai video-appelli su facebook in cui propone soluzioni e cerca un dialogo costruttivo con i suoi compaesani, appaiono urbane installazioni artistiche: la sua arte
si trasferisce sui frigoriferi abbandonati per strada dai concittadini incivili, e successivamente non ritirati dall’organo addetto allo smaltimento. Nasce così il movimento “Di Fratta me ne Frigo”, un urlo di disappunto contro una società che non rispetta se stessa e il prossimo, ma verso la quale Conny Liotti sente il bisogno di rivendicare un’appartenenza. È un impegno civico, che vuole prima di tutto richiamare l’attenzione su tematiche attuali e sulle controversie che attanagliano la vita del paese.