Lo scenario che si è materializzato in queste ore ha dell’incredibile sotto l’aspetto della coerenza e della credibilità di molti soggetti politici presenti nella competizione elettorale. Alcuni posizionamenti meriterebbero oltre che un approfondimento, delle risposte alla città da parte degli interessati, serie e non solo di facciata. Molti si chiedono come mai, una buona parte dell’opposizione, su tutti Michele Granata che fino a poche ore prima della consegna delle liste, passeggiava a braccetto con Peppe d’Ambrosio, denunciando anche i topi che facevano pipì nelle varie sterpaglie ereditate dall’amministrazione di Marco Antonio Del Prete, tutto d’un tratto sia traslocata sull’altra sponda rimangiandosi di tutto e di più? Ha ragione almeno chi è rimasto fedele a Del Prete, anche se ha dovuto ingoiare bocconi amari imbarcando. Bocconi necessari però a “costruire” il solito carrozzone nel tentativo di sconfiggere uno dei candidati a Sindaco che la città di Frattamaggiore ricorda positivamente nei 10 anni di governo cittadino. Nel nostro caso il carrozzone è contro Francesco Russo. Un carrozzone che ricorda altre passate esperienze amministrative che hanno avuto esiti fallimentari e poco edificanti per la città. Amarezza infinita per chi aveva riposto fiducia in chi poteva fare la differenza rimanendo fermo sulle posizioni portate avanti dai banchi dell’opposizione, purtroppo come spesso accade quando si è alla ricerca dell’affermazione a tutti i costi per rimanere al potere, sono prevalse altre dinamiche. Quali saranno i costi politici di questo carrozzone? Si spera non troppo alti, almeno quelli che andranno a pagare i cittadini se si determinasse un ulteriore fallimento amministrativo.