Sono 108 i pazienti positivi al COVID19 che, su richiesta del proprio medico di famiglia, da lunedì ad oggi hanno ricevuto al proprio domicilio bombole e concentratori di ossigeno. La procedura adottata dall’Azienda Sanitaria risponde a un’esigenza assistenziale che, se non venisse gestita, causerebbe un ulteriore affollamento dei reparti ospedalieri.
L’ASL è in grado di garantire a circa 400 pazienti COVID, contemporaneamente, tale servizio. Questa tipologia di pazienti in molti casi necessita di un supporto di ossigeno per un periodo di 7/10 giorni, successivamente le bombole e i concentratori saranno a disposizione di altri pazienti. Tale procedura – messa a punto dal Dipartimento Farmaceutico guidato da Mariano Fusco – si realizza ai costi e alle condizioni che l’ASL aveva già concordato con il proprio fornitore selezionato mediante gara Soresa.
Dice Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord “Ogni anno il picco dell’influenza stagionale determina una pressione sui Pronto Soccorso e un superlavoro dei reparti ospedalieri. Con la pandemia questo fenomeno si è molto amplificato, creando situazioni limite di cui si sta facendo carico con grande professionalità e sacrificio il nostro personale sanitario. Per alleggerire questa pressione abbiamo implementato un modello di assistenza a domicilio mediante: distribuzione di apparecchiature per l’ossigeno, monitoraggio telefonico dei pazienti, visite a domicilio e avvio di equipe specialistiche attrezzate per eseguire ecografie polmonari. È un lavoro estremamente complesso – partito già molti mesi fa – che ha richiesto l’organizzazione della gestione della domanda, la predisposizione di auto speciali, il reclutamento del personale e la formazione dei giovani medici coinvolti, l’organizzazione della logistica.”