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Affitto case vacanze: attenti alle truffe! Alcune regole spiegate dal dottor Biagio Chiariello

Affitto case vacanze: attenti alle truffe!
Alcune regole spiegate dal dottor Biagio Chiariello, dirigente della polizia locale con esperienza presso la Direzione Centrale della Polizia delle Comunicazioni del Ministero dell’Interno .

Ad un aumento della richiesta di affitto abitazioni per case vacanze estive corrisponde la lievitazione della percentuale delle “truffe”, soprattutto online
Spesso sento persone vittime di raggiri posti in essere soprattutto online , che accreditano somme per locazioni case vacanze ma , recatesi sul posto con la famiglia o amici, scoprono che quella “casa” non esiste o che è abitata da persone che mai hanno pubblicato un annuncio vacanze.
È per questo che mi sento di fornire, anche alla luce di esperienze maturate presso gli uffici centrali della Polizia postale e delle comunicazioni, alcune indicazioni finalizzate ad innalzare la guardia avverso i truffaldini evitando brutte sorprese.
Condotta truffaldina!
Le truffe più attuate sono quelle relative alle case “fantasma” pubblicare sui siti internet o sui social. Il metodo è semplice! Contatti l’inserzionista, versi la caparra con bonifico o altro, arrivi sul posto e il tuo interlocutore risulta essere sconosciuto all’indirizzo indicato o trattasi di luogo esistente ma che mai nessuno ha pubblicato l’annuncio.
Cosa è sbagliato?
A volte crediamo che collegarsi a “Google Maps” e vedere che esiste quella casa siamo garantiti, ma non è così. L’abitazione, il residence ed altro potrebbero esistere per davvero, diversamente dall’identità della nostra controparte che potrebbe rivelarsi “inesistente”. Il classico caso che si verifica nelle truffe è che in quella casa potrebbe abitarci chi non ha mai pubblicato annunci.
Come tutelarsi?
Non esiste un vero vademecum da seguire per tutelarsi, visto che il “truffatore” , molto abile, conosce mille modi per raggirare le vittime.
Alcuni accorgimenti potrebbero essere:
1. Prima di versare l’acconto, contattare qualche esercizio commerciale o abitazione che si trova accanto al sito residenziale dove dovremmo poi recarci per trascorrere le nostre vacanze.
2. Verificare se gli estremi del conto corrente indicato siano corrispondenti all’inserzionista. Anche interrogando (in modo gratuito) il PC per verificare la corrispondenza dell’Iban a quell’istituto di credito . Effettuare pagamenti solo su Iban o tramite metodi di pagamento tracciato. L’Iban bancario deve essere riconducibile a un conto corrente italiano che è possibile verificare tramite strumenti come ‘IBAN calculator’.
3. diffidare dal prezzo “basso” rispetto alle zone e località di interesse ;
4. diffidare quando non ci sono foto della casa pubblicate;
5. contattare l’inserzionista su un numero telefonico fisso (se indicato), anche con chiamate non programmate, creando una scusa di aver sbagliato a digitare il numero;
6. diffidare se non c’è contatto telefonico sull’annuncio;
7. se c’è richiesta di una caparra la stessa è legittima ma, attenti, non deve essere superiore al 20% del prezzo totale ;
8. Non inviare documenti personali quali carta d’identità, patente o passaporto non devono mai essere condivisi in quanto potrebbero essere utilizzati per fini poco leciti.
Se diventi vittima di truffa?
Chi subisce una truffa online deve sporgere denuncia con prove, tra cui nome del sito, stampa dei messaggi con l’interlocutore, metodo di pagamento utilizzato etc.
Il reato previsto è quello di truffa (art. 640 c.p.).
Buone vacanze!

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