Nel Consiglio comunale di stamattina, con 22 voti favorevoli, è stato approvato un atto deliberativo che istituisce una commissione straordinaria di controllo e verifica degli atti e delle procedure che riguardano 17 cooperative per 320 appartamenti sugli espropri dei terreni, i cui proprietari, vantano un credito di circa 5.000.000 di euro (cifra pronunciata dal consigliere Giovanni Pezzullo) da anni. E’ strano come la maggior parte di chi ha votato quella commissione siede in Consiglio comunale da ben oltre i 10 anni e guarda caso, oggi, si accorge che in questa imponente operazione immobiliare, forse c’è qualcosa che non va, atteso che il Comune di Frattamaggiore, quale garante dei crediti verso gli espropriati, potrebbe ritrovarsi con un danno erariale a carico della “politica” che penalizzerebbe le casse comunali fino ad un possibile default. Perchè questo “ritardo”? Anche se stranamente così in ritardo, specialmente da chi l’ha proposta, presente in Consiglio comunale sin dalle prime battute della realizzazione dell’opera, comunque ben venga per fare chiarezza. Così come sarebbe più che opportuno, giunto il momento per formarne un’altra di commissione straordinaria, molto più importante della precedente, sulle procedure che hanno dato vita all’Area Pip, agli insediamenti, alle tipologie delle attività presenti, alle varie fasi delle concessioni rilasciate. Anche in questo caso servirebbe ad avere un quadro completo e trasparente, utile per fugare i dubbi in chi li nutre da tempo. La “politica” frattese faccia anche quest’altro passo in avanti. Attendiamo con fiducia. Dimenticavamo: nelle commissioni straordinarie, fate partecipare anche enti terzi e società civile, sarebbero molto più credibili.