Ieri sera, poco dopo le 23, al termine dei lavori per l’open day vaccinale a Casoria, i medici hanno scoperto il furto dell’auto di servizio che avevano lasciato poco distante dalla postazione di lavoro. I medici avevano appena terminato la seduta vaccinale sul camper mobile collocato in via Marconi, quando facendo ritorno all’auto parcheggiata verso le ore 19.00 nella Traversa Del Giudice, non hanno ritrovato più la Fiat Panda con le insegne dell’ASL.
“È sconfortante quanto accaduto – dice Antonio d’Amore, direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord – il nostro personale ha lavorato incessantemente dalle 18 alle 23, vaccinando circa 250 persone su un marciapiede, usando i tavoli pieghevoli. E mentre loro lavoravano in questo modo precario pur di garantire la salute della collettività, qualcuno rubava l’auto con le insegne dell’Azienda Sanitaria. Quanto accaduto richiede un moto di indignazione e una pesa di posizione forte da parte di tutti”.
L’auto alle 18.00 era stata precedentemente parcheggiata nei pressi del camper, ma la polizia municipale alle 19.00 circa ne aveva chiesto lo spostamento, sostenendo che fosse in divieto di sosta.
I medici, in nottata, dopo aver finito il turno di lavoro ed essere stati recuperati da altri colleghi con un altro mezzo, si sono recati presso una caserma dei carabinieri per sporgere denuncia contro ignoti.
“È sconfortante quanto accaduto – dice Antonio d’Amore, direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord – il nostro personale ha lavorato incessantemente dalle 18 alle 23, vaccinando circa 250 persone su un marciapiede, usando i tavoli pieghevoli. E mentre loro lavoravano in questo modo precario pur di garantire la salute della collettività, qualcuno rubava l’auto con le insegne dell’Azienda Sanitaria. Quanto accaduto richiede un moto di indignazione e una pesa di posizione forte da parte di tutti”.
L’auto alle 18.00 era stata precedentemente parcheggiata nei pressi del camper, ma la polizia municipale alle 19.00 circa ne aveva chiesto lo spostamento, sostenendo che fosse in divieto di sosta.
I medici, in nottata, dopo aver finito il turno di lavoro ed essere stati recuperati da altri colleghi con un altro mezzo, si sono recati presso una caserma dei carabinieri per sporgere denuncia contro ignoti.