Frattamaggiore. Vittime di camorra. 20esimo anniversario della morte di Federico Del Prete

Del Prete, sindacalista dello Snaa, aveva ingaggiato una vera e propria battaglia contro il business del racket e dell’abusivismo nei mercati casertani e napoletani. Aveva fatto diverse denunce, tutte firmate di suo pugno. Il giorno dopo il suo barbaro assassino, avvenuto il 18 febbraio 2002,  sarebbe cominciato il processo contro il vigile urbano di Mondragone , Mattia Sorrentino, arrestato perché accusato di riscuotere il pizzo nella fiera settimanale per conto del clan La Torre. Lo aveva denunciato proprio Del Prete. Il 18 febbraio del 2002 Federico del Prete stava parlando al telefono nella sede del sindacato in via Baracca. Una stanza a piano terra con una porta a vetri.  Erano da poco passate le 19.30 ed alcuni commercianti ambulanti lo avevano lasciato da poco solo nel suo piccolo ufficio. Del Prete cercava di convincerli a denunciare. Improvvisamente entrò qualcuno dando una spinta violenta alla porta ed impugnava una pistola calibro 7.65. Cinque colpi in rapida successione colpirono Federico Del Prete allo stomaco e al torace, lasciandolo a terra senza vita. Accadde tutto in pochi istanti. La camorra aveva mandato un segnale forte per tutti quelli che avevano deciso di seguire Federico.  Al processo al Vigile di Mondragone gli effetti furono immediati: tutti i testimoni dissero di non ricordare. Lasciarono Del Prete solo anche dopo morto. fonte www.antiracket.info Stamani nel cimitero di Frattamaggiore,  Federico Del Prete è stato ricordato dai familiari, cittadini, autorità. Hanno presenziato Don Patriciello, il senatore Sandro Ruotolo, il presidente della commissione antimafia Morra, i sindaci Marco Del Prete, Gaetano Di Bernardo, Giuseppe Bencivenga, il Comandante Biagio Chiariello, il giornalista Mimmo Rubio. Per Grumo Nevano News era presente il nostro direttore Peppino Landolfo.