Peppino Landolfo “Alika ucciso mentre i passanti filmavano. Cosa siamo diventati?”

L’aggressione mortale subita dal povero Alika nigeriano tra l’indifferenza dei presenti deve far riflettere su cosa siamo diventati, tutti. La dipendenza allo smartphone, alla smania di postare sui social il video o la foto ad effetto, in certi momenti prevale e azzera la ragione, fa perdere di vista, come in  questo caso, il fatto che forse 5 persone, se avessero buttato lo smartphone intervenendo sull”assassino che era a mani nude, forse Alika sarebbe ancora vivo. Non oso pensare in maniera più assoluta ad una questione di colore della pelle, perché se così fosse in chi era presente, ci troveremmo di fronte ad un totale decadimento dei valori della vita, del sentimento d’aiuto verso il prossimo. Nel caso specifico chi si è fermato a filmare quel tragico momento senza muovere un dito, ha fatto prevalere un impulso che neppure gli animali adottano quando si lanciano in difesa della loro specie senza esitare. La corsa a pubblicare su Tik Tok, su Facebook valeva più di un piccolo aiuto a cercare di fermare quella mano assassina?