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SANT’ANTIMO. Beni confiscati l’opposizione risponde al Sindaco Buonanno

La dichiarazione del Sindaco Buonanno conferma quanto denunciato dall’opposizione nella seduta di Consiglio Comunale del 28 novembre. La Giunta Buonanno non ha mai approvato alcun progetto che riguarda lo studio di fattibilità tecnico-economica per le opere annunciate per i beni confiscati. Dalla dichiarazione del Sindaco emerge inoltre un ulteriore aspetto inquietante, laddove parla di progetti che “sono stati puntualmente caricati sulla piattaforma telematica dell’Agenzia della Coesione nei tempi e nei modi stabiliti”, cosa che se rispondesse al vero rappresenterebbe un fatto gravissimo. In assenza di qualsiasi atto amministrativo che approvasse gli studi di fattibilità previsti dalla norma, pena la non iscrizione nel Piano annuale delle opere pubbliche, sono stati inviati sulla piattaforma ministeriale dati “non ufficiali” di cui il Consiglio Comunale, chiamato a discuterne in sede di sessione di Bilancio, era stato tenuto completamente all’oscuro. È questa, in sintesi , la posizione delle forze di opposizione del consiglio comunale di Sant’Antimo (Na) sulle recenti polemiche sorte a seguito dell’approvazione delle delibere per il riutilizzo dei beni confiscati alla camorra. “Il Sindaco Buonanno con un fare da vero e proprio bullo a mezzo comunicato stampa conferma in toto le denunce che ho esposto in Consiglio Comunale e che oggi ho formalizzato al Collegio dei Revisori oltre che al Prefetto di Napoli – dichiara Edoardo D’Antonio capogruppo di Nuova Sant’Antimo.” “Tralascio la polemica e le offese personali, per quelle ci saranno altre sedi per discutere, alla luce anche delle conferme ricevute dal Sindaco ho inviato un dettagliato esposto al Collegio dei Revisori e al Prefetto di Napoli. – prosegue D’Antonio.” “Se nel momento più delicato della gestione dell’Ente locale, come la sessione di Bilancio, il Sindaco e la sua Amministrazione pongono in essere atti illegittimi, in un clima di grande confusione, omettendo anche la minima conoscenza di Regolamenti comunali, c’è seriamente da preoccuparsi.”

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