È paradossale come mentre si parla a gran voce della difesa dei nostri territori, della nostra identità storica, in particolare dei centri storici verso immobili soggetti a vincoli ben precisi, contestualmente si rilasciano concessioni che vanno esattamente nella direzione opposta. È il caso del palazzo denominato ex Bar Rossi di via Roma. Le norme del PRG prevedono che gli immobili ricadenti nella Zone A, catalogati come edifici di interesse storico e architettonico, che costituiscono la memoria storica della città, sono da salvaguardare e possono essere interessati esclusivamente da interventi di conservazione, escludendo a priori, abbattimento e ricostruzione, come invece pare si evince dalla integrazione al permesso di costruire rilasciata a luglio del 2022, integrazione successiva al permesso rilasciato in data gennaio 2022. Integrazione che prevede sembra la realizzazione di 4 appartamenti ed un locale ad uso commerciale. Gli addetti ai lavori, i tecnici, gli architetti, ma specialmente la politica, non possono usare due pesi e due misure o fare inutili proclami nei dibattiti, sui social. Se si ritiene di difendere la memoria storica lo si faccia sempre, anche in questo caso che è sulla bocca di tutti i frattesi legati alla propria identità storica, a prescindere dalle proprietà, dai rapporti di forza politica, sociale e commerciale di chi chiede una tale concessione. Non cancelliamo quel poco che rimane della nostra identità storica.
FRATTAMAGGIORE. Palazzo ex Bar Rossi, difendiamo la nostra identità storica
