Il consigliere comunale ha chiesto di accedere alla documentazione relativa alla riscossione dell’Ateneo ma dopo 8 mesi è ancora in attesa
fonte www.stylo24.it
Il consigliere comunale Luigi Grimaldi diffida il Comune di Napoli. Motivo del contendere gli atti da lui richiesti relativi alla riscossione della T.A.R.I., per gli anni 2013/2017, dei locali adibiti a sede centrale dell’Università di Napoli Federico II, che dopo 8 mesi non sono stati ancora consegnati. Il consigliere, inoltre, ha chiesto eventuali atti per la riscossione coattiva della tassa e notizie in ordine all’eventuale contezioso tributario esistente con la predetta Università. «Tale richiesta è stata completamente disattesa, pur essendo abbondantemente trascorsi i termini di legge e regolamentari previsti per l’adempimento» si legge dalla diffida Un mancato adempimento portato all’attenzione del Civico Consesso, nella seduta del 15 12 2022 nella quale Grimaldi a mezzo di apposita interrogazione evidenziava, tra l’altro, «il persistente inadempimento a soddisfare le proprie legittime richieste a mezzo condotta di natura omissiva e sollecitava ulteriormente il rilascio delle copie e delle notizie, richiedendo risposta scritta a mente dell’art. 52 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, approvato nella seduta consiliare del 10 aprile 1973 e coordinato con le modifiche approvate con deliberazioni consiliari».
La richiesta di rispettare l’esercizio del diritto di accesso
Nella missiva (inviata al prefetto, al primo cittadino, all’assessore al bilancio, al presidente del Consiglio Comunale, al segretario generale e al responsabile dei tributi) il consigliere comunale diffida «a procedere senza ulteriori indugi a rilasciare le copie e le notizie richieste, rendendo concretamente attuabile l’esercizio del diritto di accesso». «Nonostante la norma regolamentare scrive nella missiva Grimaldi – citata preveda che diritto di accesso dei consiglieri comunali e circoscrizionali viene esercitato senza alcuna formalità mediante richiesta, anche orale, al responsabile del Servizio che detiene gli atti, si assegna un ulteriore termine di giorni trenta per il rilascio delle copie e degli scritti contenenti le notizie richieste, con la specifica avvertenza che eleasso infruttuosamente anche quest’ulteriore termine, lo Scrivente interesserà la competente Prefettura di Napoli, anche ai fini dell’azione surrogatoria e la Procura della Repubblica competente, per l’accertamento di eventuali ipotesi del reato di Rifiuto ed omissione di atti d’ufficio» a carico «dei soggetti in indirizzo»