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Frattamaggiore: “Il rovescio della medaglia”, un saggio per dire NO al bullismo

dalla nostra inviata Caterina Flagiello

Un convegno sul bullismo molto sentito e partecipato dai giovani studenti dell’ IC Giulio Genoino Frattamaggiore 3. In occasione della presentazione del libro “Il rovescio della medaglia. Dinamiche sottese e agito manifesto contro il bullismo” di Nadia Elisabetta Peschechera, si sono toccati temi importanti e fondamentali in questa nostra realtà sempre più interconnessa, dove i confini tra il virtuale ed il reale si sovrappongono, fino a confondersi.

Numerosi gli ospiti del convegno, i quali hanno portato la loro esperienza e le loro capacità a sostegno della battaglia contro il bullismo, con la professionale moderazione della professoressa Angela Visone che ha scandito i vari interventi.

La dottoressa Genevieve Abbate, dirigente scolastica dell’Istituto, apre i lavori facendo una piccola premessa: La legge legge 107 del 2015, meglio conosciuta come la legge della “buona scuola” ha istituito la figura del referente contro il bullismo nelle scuole e grazie alla costante attenzione di tutto il corpo docente, si è riusciti a fare azione di prevenzione ed argine contro questi fenomeni. Con la nomina del professor Davide Montebello come referente, si è arrivati alla creazione di un protocollo ad hoc contro bullismo e cyberbullismo, oltre ad una serie di interventi di sensibilizzazione.

La dirigente sottolinea anche l’importante collaborazione in atto con l’Università degli Studi “Luigi Vanvitelli” con la quale si è potuta creare un’attività di ricerca-formazione che vede fianco a fianco professori e studenti.

Il primo cittadino di Frattamaggiore, il dottor Marco Antonio Del Prete, esprime tutto il suo sostegno, affermando come non si possa restare indifferenti al futuro rappresentato dai ragazzi e di come scuole ed istituzioni lavorino insieme per dare loro la necessaria consapevolezza. Grazie alle nuove generazioni, questa battaglia di legalità sarà sicuramente vinta.

Interviene anche la dottoressa Bruna Fiola, presidente della commissione istruzione e politiche sociali del consiglio regionale della Campania, la quale sottolinea come i veri protagonisti siano proprio i ragazzi, sperando che questa giornata lasci loro il segno per il futuro. Inoltre aggiunge quanto sia importante partire dalla famiglia, tassello fondamentale della rete educante, insistendo sull’educazione ai sentimenti, alla consapevolezza ed all’inclusività.

La dottoressa Fiola rivolge un altro messaggio importante agli studenti, dicendo loro di usare con cautela le nuove tecnologie; in questo senso, la regione Campania si impegna in varie campagne e progetti di sensibilizzazione, come “Bulli di sapone-rispetto e gentilezza contro la violenza”, concludendo il suo intervento con un messaggio importante: “se educhiamo al rispetto dell’altro, avremo risultati sia a scuola che nella vita “.

Dello stesso avviso la professoressa Agnese Caserta, assessore alla pubblica istruzione, cultura e legalità di Frattamaggiore, la quale stimola i ragazzi a riflettere sempre prima di agire, poiché tutto ciò che si fa porta a delle conseguenze, affermando l’importanza di tutelare i compagni più deboli senza turbarli, ma offrendo loro aiuto ed accoglienza, nella piena consapevolezza che le istituzioni, la scuola, i genitori, sono presenti accanto a loro. L’assessore Caserta conclude augurando ai ragazzi di crescere nel rispetto delle regole e di essere consapevoli delle conseguenze, soprattutto di alcuni tipi di messaggi che hanno un retrogusto di violenza verbale, la quale fa più male della violenza fisica.

Interviene anche il dottor Oreste Somma, ispettore della Polizia di Stato e segretario nazionale del Sindacato Autonomi di Polizia ADP, il quale ha curato l’introduzione del libro. Egli è stato coordinatore del servizio 113 e parlando della sua esperienza, ha riferito di come arrivino parecchie telefonate legate proprio a segnalazioni di bullismo tra giovanissimi.

Il dottor Somma prosegue il suo intervento facendo un’importante distinzione tra bullismo e cyberbullismo, spiegando come l’intervento sui social non sia altrettanto facile come provvedere a cancellare una semplice scritta su un muro. Anche il semplice “like” o la condivisione di un messaggio denigratorio rende compartecipi ad un reato, per questo motivo la Polizia di Stato ha messo a disposizione un’app: “You Pol”, la quale permette di segnalare, tra le altre cose, atti di bullismo e cyberbullismo, anche in modalità anonima.

La dottoressa Rossella Sessa, già membro della Camera dei Deputati ed esperta in bullismo e cyberbullismo, sottolinea come, negli ultimi anni, si sia verificato un aumento del cyberbullismo, con una recrudescenza dovuta all’isolamento da Covid 19. Ci sono vari progetti a sostegno dei ragazzi tra cui attività di teatro per aiutare a gestire le emozioni, la gestualità e favorire un momento di “sfogo” sano in un ambiente protetto, la dottoressa conclude il suo intervento ribadendo la presenza costante delle istituzioni a fianco dei ragazzi, affermando come: “se educhiamo oggi, non puniamo domani”.

A seguire la professoressa Santamato, dell’Università degli Studi “Luigi Vanvitelli”, evidenziando come l’IC Giulio Genoino Frattamaggiore 3, sia un modello di scuola che funziona, aperta alla possibilità di lavorare in maniera sinergica con vari professionisti, come la professoressa Anna Sorrentino, anch’essa fortemente impegnata contro il bullismo ed il cyberbullismo. L’università ha potuto offrire alla scuola una “foto” dei fenomeni in atto, facendo una particolare distinzione tra la “punta dell’iceberg” del fenomeno del bullismo ed il sottostrato di humus culturale, che consiste in una normalizzazione di questi fenomeni.

La professoressa Santamato prosegue parlando del lavoro effettuato sull’autostima e sull’espressione delle emozioni dei ragazzi, correlato ad un processo di cambiamento di questo humus di credenze, destinato a motivare i ragazzi alla felicità tramite un ambiente caratterizzato dall’accoglienza reciproca.

Si unisce al dibattito anche la voce del professore Montebello, referente scolastico per il bullismo e cyberbullismo, affermando come il senso della giornata di oggi sia racchiuso nella missione dell’insegnamento, raccontando del continuo sostegno agli studenti, facendo loro sentire che al di là delle parole, ci sono azioni concrete e sostegno tramite un attento protocollo.

Prosegue il convegno l’autrice ed ex docente Nadia Elisabetta Peschechera, ringraziando la dirigente scolastica per l’impegno e la passione profusi, oltre ad un ringraziamento particolare alla casa editrice LFA Publisher. La scrittrice, durante il suo lavoro di insegnante è stata referente per il bullismo ed ora si dedica alla scrittura affrontando tematiche importanti da portare soprattutto nelle scuole, sottolineando come il bullismo sia una piaga che riguarda tutti. Per questo motivo ha deciso di intitolare il suo libro “Il rovescio della medaglia. Dinamiche sottese e agito manifesto contro il bullismo” in quanto esistono molti fenomeni complessi che vanno al di là del bullismo.

Peschechera riporta come, secondo Amnesty International, il bullismo sia una violazione dei diritti umani che danneggia la dignità di chi la subisce, inoltre il bullo ha un comportamento premeditato ed intenzionale, caratterizzato da uno squilibrio di potere. Non esistono solo vittima e carnefice, dato che tutta la classe viene coinvolta e per questo motivo servono importanti azioni di prevenzione e coesione, confrontandosi senza “lasciar correre”, con un ruolo particolare dato dall’autostima e dal rispetto di sé stessi e degli altri.

L’autrice ritiene la scuola un luogo sicuro dove dialogare per poter crescere insieme, dato che ognuno di noi è un essere unico, degno di stima e lancia un appello ai ragazzi: “non fatevi sopraffare dagli incontri virtuali, ma cercate una relazione umana in presenza”.

L’ultimo intervento del convegno viene affidato all’esperienza della dottoressa Rosa Palmieri psicologa e psicoterapeuta in servizio presso l’ASL Napoli 2 Nord, la quale afferma con certezza come: “non si nasce bullo o vittima”, in quanto nasciamo tutti uguali ma con diverso temperamento, con i propri punti di forza o di debolezza.

La psicologa Palmieri, ha parlato dell’importanza di intercettare i cosiddetti pensieri automatici negativi sostituendoli con pensieri razionali positivi verso tutti, stimolando i ragazzi a riflettere su ciò che stanno pensando, arrivando ad accettare che ognuno è diverso dall’altro ed è possibile stare bene insieme.

Nella seconda parte del convegno, i ragazzi hanno avuto la possibilità di condividere le loro idee, cartelloni, brevi scene attoriali e canzoni, in cui ognuno si rifletteva il pensiero espresso dai singoli allievi e dalle classi, come “La storia di Giancarlo Catino”, “Il bullo è citrullo”, “La storia di Alex e Michelle”, “E stringimi la mano”, “Supereroi” ed il cortometraggio PON “Legal…mente”.

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