FRATTAMAGGIORE. Ma la Schlein è al corrente di cosa accade nel PD frattese?

La palese anomalia politica della nomina del nuovo segretario del PD di Frattamaggiore nella persona del capo staff del Sindaco, merita una giusta riflessione politica e rafforza sempre più la tesi che il PD, Partito Democratico, a Fratta è sempre più una nicchia ristretta a gestione politica unifamiliare. Una prima anomalia politica l’abbiamo sottolineata alcune settimane fa quando per eleggere la segreteria nazionale, fu nominato quale garante delle operazioni di voto Enzo Del Prete, ex sindaco la cui consiliatura, come tutti ricorderanno, alcuni anni fa terminò tristemente con lo scioglimento del Consiglio Comunale. Con l’attuale sindaco figlio ancora in carica, senza togliere meriti al Del Prete padre, il partito centrale, avrebbe dovuto effettuare una scelta diversa, veramente superpartes, sia per evidente opportunità che per credibilità politica, a maggior ragione quando un partito come il PD attuale, in preda a lotte intestine, attraversa momenti delicati e dove, invece, occorrerebbe fugare tutte le ombre. La seconda e ancora più clamorosa è, come dicevamo, la nomina del capo staff del Sindaco a capo della segreteria politica locale. Altrettanto senza togliere meriti al capo staff, appare davvero strano come per una figura di segretario di un partito importante come il PD, si possa ignorare per tale incarico, gli stessi consiglieri comunali, capigruppo ed ex sindaci che siedono nel consesso civico in rappresentanza del PD oltre alle menti politiche “raffinate” esterne all’amministrazione. È possibile che nessuno di questi sia all’altezza di fare il segretario o si tratta semplicemente di “conveniente” allineamento alla gestione unifamiliare? Non vogliamo assolutamente credere alla prima ipotesi, altrimenti ci troveremo di fronte ad un gruppo di politici mediocri, incapaci di portare avanti la linea politica a livello di segreteria e quindi ci si affida al capo staff, ma crediamo invece sicuramente alla seconda ipotesi: probabilmente tutti politicamente yesmen. Dopo questa nomina che di fatto rappresenta una promozione politica per il capo staff, tutti attendevano un sussulto di dignità politica ed etica politica quantomeno da parte dello stesso capo staff nel dimettersi dall’incarico remunerato dai frattesi, perché se lo staff risponde direttamente al Sindaco, il segretario del PD dovrebbe rispondere a tutto il partito, agli elettori e alla città, senza ipotesi di conflitti d’interesse come l’attuale. Ci domandiamo: ma la Schlein è a conoscenza di tutto ciò? Questa sarebbe la rivoluzione annunciata? O una chiara evoluzione nel vassellaggio politico?