FRATTAMAGGIORE. Si predica bene ma si razzola male. Il neo PD consigliere Nello Rossi parla di PUC partecipato ma ignora i conflitti d’interesse presenti in consiglio comunale

Il consigliere comunale Nello Rossi neo iscritto al gruppo consiliare del PD insieme a Francesco Russo e Domenico Di Marzo attraverso un post sul suo profilo Facebook che pubblichiamo a margine, ha trattato il tema del PUC ritenendolo di fondamentale importanza per il futuro della città di Frattamaggiore. Giusto fare questa riflessione, ma come al solito esponenti del PD che addirittura si arrogano nell’essere detentori esclusivi della cultura democratica (leggi il documento di adesione al PD dove criticano la dubbia cultura democratica della destra), predicano bene ma razzolano male dimenticando di invitare il Sindaco, prima del PUC, a convocare un consiglio comunale a tema sui macroscopici conflitti d’interesse irrisolti presenti in consiglio comunali con consiglieri tecnici interessati da abusi edilizi. Questa cecità politica la dice tutta su come  la cultura democratica dei sinistri viene applicata a Frattamaggiore. Nel frattempo perchè il consigliere Rossi non si fa lui promotore di un dibattito pubblico oltre che sul PUC dove poter confrontarsi con la città, invitando anche i consiglieri metropolitani del territorio come lo stesso Sindaco Del Prete, Luigi Grimaldi, Peppe Bencivenga, Peppe Cirillo, anche  e specialmente sul tema di questi conflitti esistenti e incredibilmente irrisolti?
Nello Rossi. Ritengo che sia arrivata l’ora per l’amministrazione, per il consiglio comunale e per tutte le parti attive della città di mettere mano alla programmazione dello sviluppo di Frattamaggiore da qui ai prossimi anni. Abbiamo il dovere, insieme al sindaco Marco Antonio Del Prete, di accettare una sfida di buon governo che vada ben oltre l’ordinario e che riesca ad affrontare temi di ampio respiro.
Mi riferisco innanzitutto all’adozione e all’approvazione del Piano urbanistico comunale. Il termine per l’adozione in giunta è fissato per giugno ma non bisogna arrivare ai limiti della scadenza e poi rischiare di fare tutto in fretta e magari pure male.
Il Puc rappresenta lo strumento principe della programmazione, col Puc siamo chiamati a disegnare la città del futuro, col Puc mettiamo su carta l’idea di città che vogliamo realizzare da qui ai prossimi anni; ecco perché dev’essere partecipato, è necessario coinvolgere le forze politiche, la parte attiva del paese, affinché si definisca un preliminare che vada poi presentato ai cittadini in totale trasparenza, offrendo soluzioni e invertendo l’impostazione del passato, quando l’urbanistica fu utilizzata solo per cementificare senza preoccuparsi di garantire una crescita armonica di una città vivibile, con strutture, spazi verdi e servizi adeguati. Sarebbe opportuno che si organizzasse sul Puc anche un consiglio comunale aperto alla città insieme al neo assessore delegato all’Urbanistica, Antonietta Legnante, in modo da creare convergenze, partecipazione e sinergia sulle soluzioni e sulla visione futura del nostro territorio.
Il sindaco e l’amministrazione hanno il dovere sulla bozza preliminare di accelerare i tempi, di presentarla alla città e di approvarla assumendoci la responsabilità di scelte di qualità che valorizzino le esigenze e le potenzialità di Frattamaggiore, mettendo finalmente alla porta affarismo e interessi particolari.