a cura di Caterina Flagiello
Conclusosi ieri a Napoli il primo meeting di Medicina & Olistica: “Approccio PNEI per i professionisti della relazione d’aiuto e non“, evento che ha goduto del patrocinio della Regione Campania e del comune di Napoli, organizzato dal Centro RAL Srl e dalla AKN Formazione. L’acronimo PNEI sta ad indicare: “ Psico Neuro Endocrino Immunologia” e ha come scopo lo studio dell’organismo umano nella sua interezza e nella sua interazione con l’ambiente circostante, sia fisico che di tipo sociale-relazionale. Una platea variegata che comprende docenti, professionisti ed operatori del benessere, ha partecipato al convegno, che ha visto quattro professionisti alternarsi con i loro interventi in merito all’approccio PNEI, partendo con i saluti del professore Mauro Bologna, ordinario di patologia generale, il quale ha diretto il master PNEI presso l’Università degli studi dell’Aquila. Il professore Bologna ha colto l’occasione per salutare l’apertura dei lavori, accennando brevemente alla PNEI come visione unitaria dell’individuo, come unità indivisibile di mente e corpo che dialogano continuamente tra di loro. A seguire, la dottoressa Tiziana Lupoli, odontoiatra, che ha dedicato il suo intervento alla “Introduzione alla cura integrata della persona”, ovvero sulla necessità di avere una visione olistica improntata al prendere in considerazione l’individuo nella sua interezza, assieme ad un ascolto attivo della persona e allo sviluppo di un rapporto di empatia tra il professionista ed il paziente, tenendo in considerazione il suo vissuto globale, le sue esperienze ed il modo soggettivo di gestire lo stress, non più quindi l’utilizzo di un modello riduzionista analitico, ma un passaggio ad un approccio olistico globale ed integrato su misura del paziente, corredato da valutazioni biologiche e psicologiche. L’intervento del dottor Raffaele Ambrosio, anch’egli odontoiatra, è stato incentrato sulla “Valutazione dei fattori determinanti lo stato di salute“, nel suo excursus, ha analizzato la centralità dello sviluppo della consapevolezza del lavoro sulla persona, soffermandosi sull’alimentazione, l’attività fisica, la necessità di nutrirsi principalmente di prodotti locali e stagionali, oltre a nutrire la propria “convivialità” con delle buone e soddisfacenti relazioni sociali, in quanto l’idea della salute è sempre più legata all’esigenza di un’alta qualità della vita. L’alimentazione combinata allo stress ed al movimento, influenzano e regolano il funzionamento del nostro corpo, che è stato progettato come un vero e prorpio tessuto endocrino. Il dottor Ambrosio inoltre ha sottolineato il diritto e soprattutto dovere a non ammalare. Il dottor Abele Contu, fisioterapista e presidente della E.N.P.A.C.O. (Ente Nazionale Professioni Associate Counsellor e Operatori Olistici), nel suo intervento intitolato “La persona al centro nella relazione di aiuto: il ruolo delle associazioni professionali“, ha affrontato in maniera esaustiva il ruolo delle associazioni professionali presenti in Italia, riconosciute grazie alla legge 4 del 2013 che va a disciplinare e normare quei professionisti che esercitano abitualmente in maniera prevalente un lavoro intellettuale, tutelando sia gli operatori che i pazienti che a loro si affidano. Il dottor Contu si è soffermato sull’importanza del ruolo delle associazioni per poter valorizzare le competenze dei loro associati, diffondere il rispetto di regole deontologiche favorendo la scelta degli utenti e la loro tutela nel rispetto delle regole sulla concorrenza, concludendo il suo intervento con l’augurio di far crescere e fare rete tra le associazioni, tenendo sempre al centro la salute ed il benessere della persona, che andrebbero percepiti come una risorsa fondamentale nella vita quotidiana. L’ultimo intervento dal tema “Il percorso regionale per operatori olistici del benessere”, è stato effettuato dal moderatore ed organizzatore del convegno, il dottor Alexandro Nardulli, tecnico di laboratorio biomedico e trainer E.N.P.A.C.O. Nardulli ha sottolineato l’importante novità attivata dalla regione Campania, che ha inserito questo percorso nel suo repertorio formativo, chiarendo le competenze di questo tipo di operatore, il quale si occupa di ideare, promuovere consolidare il benessere dell’individuo e la sua crescita personale, senza rientrare in ambiti medici oppure estetici, operando sulla parte sana dell’individuo. I mezzi per poter ottenere questo risultato sono vari, comprendono ad esempio degli accenni di psicologia della comunicazione, tecniche di massaggio, arteterapia, musicoterapia, etc In breve l’operatore olistico del benessere è un facilitatore della salute che mette la persona stessa al centro del suo processo di miglioramento. “Oggi è stata posta la prima pietra della collaborazione e dello sviluppo sinergico olistico-medico”, queste le parole di Nardulli a chiusura del meeting.