Frattamaggiore. Fatto grave la Polizia al Comune su chiamata di un consigliere di maggioranza. Il walzer dei gruppi. Quali sono i veri interessi politici?

Le note vicende degli ultimi giorni che hanno visto perfino la Polizia di Stato intervenire mentre era in corso una gara d’appalto, meritano una riflessione approfondita su cosa stia accadendo nell’attuale amministrazione. Chi mastica politica, non può ignorare che tutti questi cambi repentini, interrogazioni consiliari, denunce alle autorità, fino a quando non producono gli effetti sperati e non vanno fino in fondo, equivalgono semplicemente ad una sorta di strumento per richieste politiche. Quando un consigliere comunale come ad esempio Giovanni Pezzullo chiede l’intervento della Polizia, contestualmente e indirettamente, nei fatti ammette che nell’amministrazione che lui sostiene, non c’è abbastanza trasparenza, anche se nel caso specifico si tratta di atti gestionali, ma cambia ben poco di fronte comunque alle responsabilità politiche. A seguito di questo evento che noi riteniamo molto grave,  al consigliere Pezzullo la domanda sorge spontanea: perché rimane saldamente in una maggioranza che sostiene quest’amministrazione? Quali sono gli interessi politici, il collante per il quale nonostante le ombre si ostina a rimanere in sella? E non raccontateci la favoletta ormai inflazionata e non più credibile del….lo faccio per il bene della città, perché sarebbe offensivo nei confronti dell’intelligenza dei frattesi e perchè il presunto bene, lo si può fare anche tranquillamente stando seduti tra i banchi della minoranza in maniera critica, ed esercitando realmente il ruolo di controllo politico e amministrativo attribuito alla figura del consigliere comunale, senza pretese o giochetti al rialzo. Allo stesso Sindaco Del Prete si domanda: si rende conto della gravità della presenze di forze dell’ordine per assicurare lo svolgimento di una gara? Quali sono le azioni politiche da prendere nel merito di questa vicenda e ancora verso quelle relative ai consiglieri tecnici interessati da procedimenti e conflitti macroscopici, più volte segnalati, ma ad oggi rimasti senza risposta? Ricordiamo al Sindaco del cui operato non nutriamo alcun dubbio, che Frattamaggiore ha già subito l’onta dello scioglimento alcuni anni fa, certo erano altri tempi, altre condizioni, ma spesso, dopo una serie di episodi amministrativi poco chiari, basta poco a far scattare la molla, e i cittadini frattesi non lo meriterebbero. E’ giusto ricordare al Sindaco che il Tuel art, 143 comma 7bis prevede l’intervento del Prefetto anche per…. reiterati atti di gestione amministrativi tali da determinare un’alterazione delle procedure e da compromettere il buon andamento e l’imparzialità delle amministrazioni comunali o provinciali. E a tirar la corda prima o poi potrebbe spezzarsi, nessuno di noi se lo augura, ma questo dipende esclusivamente dai consiglieri comunali, dalla loro ambiguità politica, dal loro prezzo politico e, contestualmente, da una trasparente gestione di atti amministrativi in capo ai funzionari che non dovrebbe minimamente far passare nella testa di un consigliere comunale di maggioranza, di chiedere l’intervento della Polizia. Non ci siamo, obiettivamente si è innescato un corto circuito che potrebbe far saltare tutto il quadro politico e amministrativo nelle opportune sedi istituzionali.