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Frattamaggiore News e i fili ad alta tensione. Nessun “politico” frattese, tranne pochissime eccezioni, ha intenzione di cambiare il “sistema politico attuale” nonostante il malcontento generale dei cittadini e alcuni atti finiti sotto la lente d’ingrandimento

Ci fanno sapere che al palazzo della “politica” frattese, la nostra comunicazione non piace, tocca troppi fili ad alta tensione. Forse chi non conosce bene il direttore Peppino Landolfo, non sa che è cresciuto nell’alta tensione, con un papà che per 50anni ha avuto a che fare con l’alta tensione nelle centrali elettriche, quindi ci si abitua a tutte le scosse possibili. Quando parliamo di un sistema politico-amministrativo fondato sulla complicità politica di una larga maggioranza di consiglieri comunali di presunta maggioranza e altrettanto presunta minoranza, i vertici del palazzo vanno in tilt e cercano di usare altri mezzucci per isolare i cavi ad alta tensione. Ad esempio, tranne poche eccezioni, è sotto gli occhi di tutti l’assordante silenzio calato sugli abusi edilizi eccellenti di altrettanto tecnici eccellenti in consiglio comunale, sugli scempi nel centro storico, sulle varianti a concessioni edilizie eccellenti, sulla vicenda delle luminarie, sul contratto delle strisce blu, sui ritardi tecnici dei sorteggi delle ditte a cui affidare lavori per milioni di euro, sugli affidamenti tecnici a parenti stretti di amministratori, sulla imminente colata di cemento ex canapificio (dove sono gli ambientalisti?), su via Virgilio, sui terreni dove è previsto il nuovo ospedale, sulle cooperative edilizie, sull’area Pip, sugli interventi di via Siepe Nuova e Corso Europa, sulle decisioni e le attività che investono Consorzio Cimitero e Ambito 17. Per non parlare dei servizi, della viabilità, delle tasse….La cosa che più ci dispiace è si quella del prendere atto di questo silenzio complice da parte un pò di tutti gli attori istituzionali, ma contestualmente e principalmente, prendere atto che ci troviamo di fronte ad un “sistema” che nessun “politico” frattese tranne pochissime eccezioni, ha intenzione di cambiare nonostante il malcontento generale dei cittadini. A Settembre si spera in altre istituzioni informate degli atti.

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