Frattamaggiore. Ricordo e commozione alla inaugurazione della Villa Vincenzo Pezzella di via Sossio Vitale

“Non piangete, sarò l’angelo invisibile della famiglia. Dio non saprà negarmi niente quando io pregherò per voi. S. Agostino” è la frase riportata sotto il nome di Vincenzo Pezzella che accoglie i visitatori nella Villa di via Sossio Vitale a lui dedicata. Vincenzo Pezzella oggi avrebbe compiuto 19 anni, ma un destino crudele lo ha strappato alla vita il 5 agosto del 2019 ad appena 14 anni. Vincenzo era un ragazzo che amava tantissimo il quartiere dove viveva e trascorreva il suo tempo libero, insieme agli amici proprio nella villetta che fu aperta nel 2017. Era più che giusto dare alla villa il nome di Vincenzo, un modo per farlo rivivere che certamente non potrà mai alleviare il dolore di chi lo ha voluto bene, della sua famiglia, ma sicuramente farà in modo da non dimenticarlo mai. Visibilmente emozionato Giuseppe Pezzella, il papà “Vincenzo ci teneva tantissimo a realizzare tutto ciò che poteva migliorare e rendere sempre più vivibile il quartiere, e la villa per lui era un qualcosa di importante specialmente per i suoi coetanei, un luogo dove socializzare, incontrarsi. Ringrazio l’Amministrazione per l’impegno profuso, nella volontà di tenere vivo il ricordo di mio figlio Vincenzo attraverso un gesto di grande valore come l’intitolazione di una struttura pubblica“. Tra i tanti cittadini accorsi alla cerimonia che ha visto anche la realizzazione di un murales dedicato a Vincenzo, presenti autorità civili ed esponenti politici. Abbiamo intercettato il Consigliere Metropolitano e di Napoli Luigi Grimaldi “Una bellissima iniziativa per mantenere vivo il ricordo del piccolo Vincenzo. La scomparsa di un ragazzo di 14 anni nel bel mezzo della sua fanciullezza è una delle crudeltà più dolorose della nostra vita. La creazione di una testimonianza tangibile, di un qualcosa che Vincenzo amava, come nel caso della villa, è un gesto nobile verso Vincenzo e la sua famiglia da parte della città di Frattamaggiore”. Alcune foto sono di Paparazzo Raffaele Saviano