Site icon Frattamaggiore News

Frattamaggiore. Consorzio ASI: Clamorosa sentenza del Tar che annulla variante al Piano attuativo, delibera del progetto e decreto di esproprio su ricorso di una proprietaria di particella (4.920 mq) dei terreni

La quinta sezione del TAR Campania, con sentenza n. 05207/2023 REG.PROV.COLL. 00513/2020 REG.RIC. ha accolto il ricorso di una proprietaria di particella di terreno ubicato nell’agglomerato industriale di Casoria-Arzano-Frattamaggiore – allibrato al locale NCT Comune di Frattamaggiore, al Foglio 7, p.lla 417 di mq 4.920 con il quale la ricorrente ha impugnato il decreto, unitamente agli atti presupposti, con cui il Consorzio ASI aveva disposto l’integrale esproprio della sopraindicata proprietà, onde consentire la realizzazione di un capannone industriale. Nella sentenza si legge “Nella fattispecie in esame, l’adozione della variante al piano consortile Piano ASI nonché la delibera che ha dichiarato la pubblica utilità dell’opera non risulta siano state precedute dall’invio ai ricorrenti, comproprietaria delle aree interessate dall’esproprio, della comunicazione di avvio del procedimento, imposta dalla legge n. 241 del 1990; ciò non può non inficiare la validità anche del decreto di esproprio che ne è scaturito… Anche la Corte costituzionale ha ribadito che, in materia espropriativa, “i privati interessati, prima che l’autorità pubblica adotti provvedimenti limitativi dei loro diritti, devono essere messi in condizione di esporre le proprie ragioni, sia a tutela del proprio interesse, sia a titolo di collaborazione nell’interesse pubblico”… La natura assorbente della doglianza consente di prescindere dall’esame degli ulteriori motivi e determina l’accoglimento del ricorso nei limiti d’interesse della parte ricorrente. Segnatamente, devono dunque essere annullati la variante al Piano attuativo del Consorzio ASI relativa all’indicato agglomerato industriale Casoria-Arzano-Frattamaggiore, la delibera approvativa del progetto e, infine, il decreto di esproprio in via d’urgenza”. Una sentenza che farà molto discutere in attesa forse di un ricorso al Consiglio di Stato

Exit mobile version