a cura di Caterina Flagiello
In tale Evento Scientifico, le Sessioni Mediche, dedicate al moderno inquadramento diagnostico-terapeutico dei Sintomi Ricorrenti delle Patologie delle Vie Aereo-Digerenti Superiori (Ostruzione Nasale, Tosse, Cefalea, Disfagia, Dispnea, Otodinia, Sordità, Vertigini…), si alterneranno a Sessioni di Neo-Umanesimo per ribadire, mai come in quest’epoca di post-Covid-19, la ‘Cultura della Cura Medica’, intuizione del prof. Attilio Varricchio, presidente dell’AIVAS: partendo dalla Cura dell’Altro, indicata da molti antropologi come il primo segno della Civiltà Umana, AIVAS ha elevato i Medici al ruolo di Custodi della Civiltà, creando uno spazio di confronto trans disciplinare, dove dare origine alla Civiltà Medica. Infatti, saranno 14 le specializzazioni mediche che si confronteranno, in questo spazio scientifico-emozionale, oltre a personaggi straordinari come, Daniel Lumera, maestro di meditazione e Biologo della Gentilezza, Ernesto Burgio, appassionato epigenetista, che insieme a Roberto Ghisu, fisico della Coscienza, rifletteranno sull’Intelligenza Artificiale, Gianfranco Tajana, cultore dell’embriologia e dell’anatomia dei sensi, Daniela Lucangeli, neuro-scienziata esperta di Emozioni e Fragilità adolescenziali, Gianni Marmorini e Gianni Criveller, innovatori della Parola Biblica, universale e liberante, zia Caterina con il suo Taxi Milano, sintesi meravigliosa di Mary Poppins e Patch Adams, promotrice della sana follia dell’amore, Hari Simran, maestro yoga esperto di Reflessologia Plantare Meditativa. Introdotti dalla sapienza giornalistica di Massimo Orlandi, esponente della Fraternità di Romena, porto di Terra del Casentino per ogni uomo in ricerca. Altra particolarità del Congresso, sarà l’ evento sociale. Infatti, il 30 settembre verrà offerto agli ospiti, provenienti da tutt’Italia, lo spettacolo Voci e Note dal Rione Sanità’, nato dal progetto Tornaccantà, sostenuto da Intesa Sanpaolo e dalle due Fondazioni, San Gennaro di Napoli e Casa dello Sprito e delle Arti di Milano, in cui la melodia del canto classico napoletano, introdotta dal musicologo Lorenzo Fiorito, incontra la parola recitata di “Vico esclamativo”, lo scrigno scritto da Chiara Nocchetti, che contiene le storie di riscatto dei ragazzi del ‘Rione Sanità’.