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Frattamaggiore. Ecco la prima puntata del nuovo caso che investe cooperative sociali e immobili di proprietà del Comune

Oggi affrontiamo la prima puntata di una nuova inchiesta giornalistica portata avanti da Frattamaggiore News dopo quella relativa al servizio assistenza disabili mai effettuato nelle scuole cittadine. Anche in questo caso sono coinvolte associazioni onlus locali che occupano immobili di proprietà comunale. Tutto viene a galla nel momento in cui in data 9 Febbraio 2024 agenti della Polizia Municipale, su richiesta del dirigente del terzo settore Ing. Raimo, effettuano un sopralluogo nell’immobile denominato Villa Lauro in via Sossio Russo e gli stessi agenti verbalizzano la presenza di bambini tra i 7 e 9 anni impegnati in un corso di karate nella sala congressi della struttura. Sembra che l’associazione di karate abbia una convenzione con il comune per utilizzare la palestra della scuola Genoino ma da ottobre del 2023 per la fatiscenza della palestra si sono spostati nella sala congressi di Villa Lauro che certamente la destinazione d’uso, non può essere adibita ad attività di carattere sportivo: prima domanda che abbiamo posto ai responsabili del Comune come possa accadere una cosa del genere e se ci sono autorizzazioni che supponiamo non esserci in quanto lo stesso Ing. Raimo ha richiesto il controllo. Ma veniamo alla fase che riteniamo la più grave ed è relativa all’affidamento dei locali ad un consorzio di cooperative sociali con convenzione n. 95 del 29.07.2019 da dove all’articolo 4 è previsto un canone da pagare di 20.400 euro all’anno (ricordiamo il clamore che suscitò l’affidamento con una quota così elevata) e all’art 5 l’intestazione  da parte del consorzio delle utenze. Ebbene su richiesta del Consigliere Teore Grimaldi per verificare i pagamenti effettuati, il dirigente del settore Dott. Volpicelli, ha risposto che dal 2019 ad oggi sono stati versati in totale 13.000 euro!! Quattro anni e mezzo a fronte di oltre 90.000 euro oltre aumenti ISTAT!! Nel 2019 e 2020 il consorzio non ha versato nulla, nel 2021 solo 4.000 euro, nel 2022 solo 9.000 euro e nel 2023 manco un euro. Davvero assurdo, e pensare che per quell’importo molte associazioni non hanno potuto partecipare al bando. Siamo al sesto anno e quali sono le iniziative che il Comune ha posto in essere per rientrare della cifra? Perchè non è stato posto in essere la rescissione del contratto visto che l’art. 14 lo prevede nel momento in cui si supera la semestralità senza versare il canone? E poi sono state rispettate le attività conforme al progetto per poterle destinare all’immobile? E le utenze sono state intestate? Riteniamo che se si apre un contenzioso ci sono tutti gli estremi per un danno erariale. Siamo in attesa di ricevere altra importante documentazione per altre questioni relative alla presenza di altre associazioni abbastanza note che occupano i locali come viene rilevato nel verbale della Polizia Municipale: sono autorizzate??. Seguiteci alla seconda puntata

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