Servizio realizzato da Caterina Flagiello
“Tutti sotto un tetto, no tutti senzatetto”, questo lo slogan stampato sulle magliette e scandito a gran voce dagli abitanti del Parco Verde durante la fiaccolata organizzata ieri sera. I partecipanti, scortati dalla polizia e dai vigili urbani, si sono incamminati per le vie di Caivano fino ad arrivare in piazza Cesare Battisti, all’esterno del municipio, dove hanno sostato per qualche minuto. La data scelta per la fiaccolata, l’8 marzo, non è a caso, infatti lo scopo è quello di protestare contro gli sfratti e anche contro la violenza sulle donne. La situazione al Parco Verde resta complicata e le famiglie lamentano una mancata risposta da parte delle istituzioni, nel frattempo il tempo stringe e la data dello sgombero è ormai prossima. Il portavoce Luigi Sirletti commenta così:”D’ora in poi non sapremo quale sarà il nostro destino, perché dicono che agiranno caso per caso, gradualmente, ma senza dare una data certa e questo è il nostro problema. Noi vorremmo sapere le cose con sicurezza e capire le intenzioni della procura, le intenzioni del magistrato, perché non possiamo vivere con l’ansia per poi ritrovarci una mattina con i carabinieri in casa nostra per sfrattarci.” Sirletti prosegue: “Noi chiediamo il blocco degli sfratti e la regolarizzazione, che per legge esiste, di tutta questa situazione. Non chiediamo nient’altro che di applicare la legge, chiedendo di sanare la situazione, visto che comunque noi abbiamo la tessera elettorale, la residenza, le utenze. Questo non è un problema del singolo cittadino, bensì di una amministrazione che non ha mai funzionato.” Un manifestante aggiunge: “Le istituzioni non ci sono!”, tra i partecipanti alla fiaccolata vige infatti una sensazione comune: quella di essere stati abbandonati, molti pensano con ansia ai prossimi giorni, soprattutto le famiglie con bambini piccoli e con persone che necessitano di cure ed assistenza.