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Sant’Arpino: Conclusosi ieri il progetto di lettura consapevole presso l’IC Rocco Cinquegrana

Servizio realizzato da Caterina Flagiello

Si è concluso ieri il progetto di lettura consapevole iniziato lo scorso 11 marzo presso l’Istituto Comprensivo Cav. Rocco Cinquegrana di Sant’Arpino, all’interno della classe internazionale. Un progetto proposto dall’Associazione In punta di Piedi, tramite la responsabile organizzativa Fiorella Parretta, insieme alla collaborazione di Rosa Moscato, bibliotecaria presso la biblioteca Domenico Cirillo di Grumo Nevano. Questo progetto ha promosso un tipo di lettura “emozionale” rivolto ai ragazzi e alle ragazze della scuola, facendo cogliere, capire e vivere le emozioni che possono scaturire dai libri. Il libro scelto per questo particolare progetto è stato: “Ciruzzo il piccolo dinosauro”, scritto proprio da Rosa Moscato. Una storia che parla dell’accoglienza della diversità, dell’ambiente, del rapporto con la famiglia ed il cibo. Ogni incontro ha affrontato una singola tematica in particolare, approfondendo, anche tramite la mindfulness, gli aspetti emotivi che ne scaturiscono. Temi importanti che hanno stimolato dibattiti e curiosità, già a partire dalle illustrazioni presenti all’interno del libro. Durante questi incontri, il tema dell’inclusione ha avuto una rilevanza particolare, grazie anche al supporto e alla testimonianza della bravissima Martina Guerra, cantante non vedente di grande talento, che ha parlato ai ragazzi della meravigliosa possibilità di poter esprimere le proprie emozioni tramite la musica. Un esercizio di inclusione non soltanto a parole ma anche tramite gesti concreti, parlando con schiettezza ed onestà di un tema forte come la disabilità e della fondamentale differenza tra compassione e pietà. Martina infatti ci tiene molto a smontare alcuni pregiudizi, affinché passi il messaggio che la  la compassione va bene ma la pietà no, in quanto provare pietà, porta a vedere soltanto la disabilità di una persona, senza considerarla nella sua interezza. Per questo motivo avere pietà di una persona con disabilità è sbagliato, bisognerebbe invece considerare la persona disabile in primis come una persona: con i suoi sogni, i suoi talenti e le sue aspirazioni. Tanta partecipazione soprattutto da parte dei giovani studenti dell’Istituto, che si sono dimostrati molto attivi durante i vari incontri.

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