a cura di Caterina Flagiello
Solidarietà agli assistenti sociali aggrediti mentre svolgevano il proprio lavoro. “Il Presidente e i componenti il Consiglio dell’Ordine Assistenti Sociali della Regione Campania esprimono la propria vicinanza e la massima solidarietà ai colleghi professionisti Assistenti Sociali e al personale amministrativo della III e della X Municipalità di Napoli aggrediti verbalmente e fisicamente mentre svolgevano il proprio lavoro. Ancora una volta – si legge in una nota dell’ordine regionale, presieduto da Gilda Panico – siamo costretti a prendere atto di vili aggressioni e di violenza gratuita ai danni di professionisti Assistenti Sociali che sono solo un ingranaggio di un più grande e complesso apparato amministrativo, aggressioni aumentate nell’ultimo anno anche in relazione alla misura dell’Assegno di Inclusione”. Il fenomeno delle aggressioni nei confronti degli Assistenti Sociali – continua la nota – è la spia di un malessere diffuso in molti cittadini che male informati rivolgono la loro aggressività verso i professionisti perché ritengono di vedere accettate in toto le loro richieste al di là delle disposizioni di legge vigenti”. “Il CROAS Campania – continua il documento – , da sempre impegnato per la tutela dei professionisti Assistenti Sociali della Campania, sollecita ancora una volta le istituzioni e gli organi preposti sulla necessità di garantire e intervenire tempestivamente sul rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare nei servizi territoriali, socio sanitari e socio assistenziali dove prestano la loro opera professionale gli Assistenti Sociali. Per contrastare questo deplorevole fenomeno è necessario mettere in essere tutti gli strumenti a disposizione, in modo organico, sistematico e strutturato, insistendo sul coinvolgimento e sulla sensibilizzazione in primis degli amministratori degli Enti, delle organizzazioni sindacali, di tutti i professionisti e lavoratori coinvolgendo la società civile tutta, perché evitare che si ripetano azioni così lesive e incresciose per i professionisti operatori dell’aiuto”.