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Ospedale Evangelico Betania. Ortopedia, attivata la figura del fisioterapista in reparto

a cura di Caterina Flagiello
Il direttore generale Vincenzo Bottino: “Una risposta concreta contro la migrazione sanitaria e la conclusione di un percorso virtuoso di presa in carico del paziente” L’Ospedale Evangelico Betania ha attivato il servizio di fisioterapia nel reparto di ortopedia. L’innovazione che segna la conclusione di un percorso virtuoso di presa in carico complessiva a livello riabilitativo. Il servizio rappresenta una risposta concreta a una delle principali cause di migrazione sanitaria verso altre regioni. “L’iniziativa è volta a garantire una presa in carico complessiva a livello riabilitativo. – ha detto il direttore generale Vincenzo Bottino – L’attivazione della fisioterapia, completamente a carico dell’ospedale, rappresenta una delle risposte concrete per contrastare la migrazione sanitaria verso altre regioni, offrendo ai nostri pazienti un’assistenza completa e di alta qualità direttamente nel nostro ospedale”.
L’introduzione del servizio permetterà ai pazienti di ricevere un trattamento immediato e adeguato, migliorando significativamente i tempi di recupero e la qualità della vita post-intervento. Il reparto di ortopedia dell’Ospedale Evangelico Betania effettua circa 1.400 interventi l’anno. Di questi, oltre 500 sono interventi di chirurgia protesica del ginocchio, della spalla, della caviglia e di piccole articolazioni come polso e dita. “Avendo anche un pronto soccorso – ha commenta il primario di ortopedia Giacomo Negri – effettuiamo oltre 200 interventi di chirurgia traumatologica, tra cui le fratture del femore negli anziani. Tutti questi pazienti necessitano di varie figure professionali, dagli infermieri agli anestesisti, e ora finalmente possiamo includere anche il
fisioterapista. Questo permette alla persona appena operata di iniziare la fisioterapia direttamente in reparto e di essere in grado di mettersi in piedi e camminare entro 12-24 ore dall’intervento. Per noi, questa è la chiusura di un percorso in cui il paziente viene seguito dall’inizio alla fine”.

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