Il livello della politica frattese appare sempre più ai minimi e contestualmente occorre prendere atto che il Sindaco Marco Del Prete anche se in apparenza, è decisamente un leone nella foresta politica abitata in gran maggioranza da lupi, tranne poche eccezioni che possiamo verificare con gli atti prodotti e anche soltanto leggendo i social, luogo virtuale dove tra l’altro, si è trasferita la foresta dei lupi che a distanza, spesso con parole poco nobili, si sbranano tra loro. Mentre sono insieme a pranzare e brindare con tanto di foto sui social, basta un pezzo di carne che non arriva nel proprio piatto che subito, partono bordate nonostante baci e abbracci da Giuda Iscariota. Nella contrapposizione verbale e scritta, leggiamo di “politici” poeti, di grandi cultori del latino, di citazioni famose che per i poveri mortali, possono sintetizzarsi in una sola frase: teatrino di corte. Pochi riescono a mantenere un equilibrio politico e amministrativo portando avanti anche azioni incisive in tutte le sedi, la gran parte invece si adegua al sistema, sottoscrive decine di documenti saltando da un gruppo all’altro, importante è far arrivare il messaggio al Sindaco per ottenere la visibilità di turno. “Visibilità, incarichi e poltrone” è questa la vera sostanza alla quale si è ridotta la “politica” frattese, certamente non quella sostanza che interessa i cittadini per i servizi, la vivibilità, la trasparenza, la legalità, la sicurezza, l’assistenza sociale, l’economia locale, la cementificazione. Ecco quindi che Marco Del Prete, in tale foresta diventa un leone ma non per propri particolari meriti politici e amministrativi, ma grazie alla pochezza politica, alla inesistenza di un’azione programmatica, di visione di gran parte degli attori in campo che, diciamocelo, cosa producono? Nulla, anzi solo spese a carico del bilancio per gettoni e indennità, in attesa del prossimo giro.