a cura di Caterina Flagiello
Napoli 28-9-2024.“E’ necessario dare maggiore forza al ruolo delle donne all’interno del sistema produttivo, considerato che in Italia solo il 36% dei membri dei consigli di amministrazione delle società quotate sono donne e che l’Italia in termini di parità di genere si posiziona all’87° posto su 146 paesi”.Il tasso di occupazione femminile nel sud si attesta al 32% lontano della media nazionale”. Sono questi i temi con cui Luigi Bianco, presidente Federmanager Napoli Avellino Benevento Caserta, ha aperto i lavori del convegno organizzato a Napoli dal Gruppo Donne di Federmanager Napoli Avellino Benevento e Caserta, UNAVIA e Ordine Ingegneri. L’evento ospitato dalla sede del Comando Forze Operative Sud ha visto un’ampia l’adesione di manager, professionisti e imprese. Per Ada Minieri, consigliere dell’Ordine degli Ingegneri e Paola Astuto, Coordinatrice Commissione Pari opportunità, il forte impegno sulla parità di genere è una sfida e una grande opportunità per eliminare le disparità e non le differenze che invece sono un valore da preservare, lo provano i risultati delle iniziative e progetti che sono stati avviati dall’Ordine, auspicando la crescita del numero delle donne ingegnere e iscritte all’albo, ancora troppo modesto. Mariella De Renzis, vice Coordinatrice Nazionale Gruppo Minerva, ha spiegato che la sua organizzazione è nata per rappresentare le donne dirigenti o quadri e per promuovere lo sviluppo della dirigenza femminile attraverso progetti mirati, ricordando che Federmanager è stata la prima organizzazione di rappresentanza nazionale di lavoratrici e lavoratori ad ottenere la certificazione della parità di genere in Italia. Emanuela Ferrante, assessore allo sport e alle pari opportunità del Comune, ha sottolineato come il tema della Parità di genere venga trattato dall’Ente in modo trasversale e si è soffermata sulla grande attenzione che si sta dedicando ai centri antiviolenza. Il 60% delle donne che subiscono violenza non hanno indipendenza economica e ha rimarcato che la parità si ottiene con iniziative specifiche nelle scuole perché bisogna partire dai bambini. Si poi passato agli interventi dei relatori di Istituzioni, Enti e aziende certificate tutti concordi sul fatto che la parità di genere non è solo un obiettivo morale, ma anche un prerequisito per lo sviluppo sostenibile. Alcune testimonianze hanno evidenziato che nelle aziende una maggiore diversità di genere comporta performance finanziarie migliori, dal momento che spesso le donne sono portatrici di innovazione, migliori processi decisionali e maggiore capacità di adattamento alle mutevoli esigenze del mercato. Proprio per questo la parità di genere è diventato uno dei 17 obiettivi inclusi nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Tutti i contributi hanno sottolineato i progressi che si stanno facendo sulla PDR125, prassi di riferimento legata alla Certificazione Nazionale voluta dal PNRR che porta vantaggi in termini reputazionali, fiscali, nell’ambito di appalti e gare pubbliche e per l’ottenimento di finanziamenti pubblici e privati. Oltre 2800 siti aziendali hanno già ottenuto la certificazione accreditata per la parità di genere.