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Da Milano a Catania: i giovani registi delle Università italiane lunedì aprono a Napoli la terza edizione del Pianeta Mare Film Festival. Dal Filangieri alla Galleria Toledo sul grande schermo, 16 film in Concorso che raccontano i temi ambientali fondamentali per il futuro del Pianeta

a cura di Caterina Flagiello

Dall’Università di Milano a quella di Catania, fino all’Università di Amsterdam. Anche quest’anno i giovani studenti registi e videomaker provenienti dalle Università e dalle Accademie di cinema di numerose città italiane e non solo saranno tra i grandi protagonisti del PMFF, il Pianeta Mare Film Festival, che lunedì 7 ottobre aprirà la sua terza edizione a Napoli, nella città in cui sono nati il cinema ad opera di Étienne-Jules Marey e la moderna biologia marina ad opera di Anton Dohrn (programma completo del Festival su www.pianetamarefilmfestival.it). Il taglio del nastro ci sarà lunedì alle 9.30 del mattino nelle aule del Media Education Lab dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope in via Medina con il Rettore Antonio Garofalo, il presidente del PMFF e della Fondazione Dohrn, Ferdinando Boero e l’assessore regionale all’Istruzione, Lucia Fortini. Il loro intervento aprirà la terza edizione del Laboratorio di Videomaking del PMFF che ospita a Napoli 20 studenti under 30 italiani ed europei ed è diretto dal regista Valerio Ferrara, già vincitore del premio “La Cinef” al Festival di Cannes, con il coordinamento scientifico di Maria Luisa Iavarone, professore ordinario di Pedagogia sperimentale dell’Università Parthenope. “Il Laboratorio creativo del PMFF – sottolinea Valerio Ferrara – è unico nel suo genere perché unisce studenti di discipline accademiche diverse (da quelle cinematografiche ed artistiche a quelle di scienze biologiche e naturali) che si ritrovano insieme per una settimana a realizzare cortometraggi a zero budget, usando solo la telecamera del proprio smartphone. Quest’anno il Laboratorio offre anche la grande opportunità di entrare a far parte del nuovo film realizzato dalla regista e produttrice Antonietta De Lillo, che assegnerà il premio al miglior cortometraggio”. Al centro delle storie raccontate dagli smartphone degli studenti ci saranno i temi ambientali e della biodiversità che ispirano tutti i film del PMMF che quest’anno saranno quasi 40 con tre anteprime europee e dieci anteprime italiane. Sedici film nelle due sezioni di concorso con ben ventiquattro Paesi rappresentati (dal Canada all’India, dalla Cina all’Iran). E anche questa terza edizione del PMFF, organizzato dall’Associazione culturale Pianeta Mare Darwin Dohrn, fondata dal giornalista Max Mizzau Perczel, insieme con numerosi scienziati di fama mondiale, come il biologo marino Ferdinando Boero e il genetista Franco Salvatore, professore emerito dell’Università di Napoli Federico II, avrà una formula itinerante per aumentare la partecipazione in più luoghi della città di Napoli. Dalle matinée per le scuole nell’aula magna dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” alle proiezioni al Cinema Filangieri e nel teatro della Galleria Toledo fino al gran finale di venerdì 11 ottobre con l’intera giornata di proiezioni e premiazioni al Museo Darwin Dohrn della Stazione Zoologica Anton Dohrn. La ‘prima’ della terza edizione del PMFF è fissata per lunedì 7 ottobre alle ore 21 al Cinema Filangieri con l’anteprima italiana del film Pepe (Repubblica Dominicana, Namibia, Germania, 2024) del giovane regista dominicano Nelson Carlo De Los Santos Aria, Orso d’Argento per la migliore regia al Festival di Berlino 2024. “Pepe – anticipa Gina Annunziata, coordinatrice della Scuola di Cinema dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e membro del Comitato artistico del PMFF – è un’opera sperimentale che, partendo da un fatto storico, il narcotrafficante Pablo Escobar che fece arrivare clandestinamente dall’Africa un gruppo di ippopotami per la sua tenuta, da cui si generò una colonia dannosa per l’ecosistema del luogo, dà voce a una creatura animale, protagonista e io narrante del film, che ci pone di fronte a questioni esistenziali e politiche scaturite dalla violenza coloniale”. Tra gli altri lungometraggi di maggiore interesse ci saranno in anteprima europea il documentario Meezan (Iran, Canada, 2023) di Shahab Mihandoust, opera selezionata dal MoMA e dal New York Film Festival tra i migliori dieci esordi del 2024, As the tides come in (Danimarca, 2023) di Juan Palacios e Sofie Husum Johannesen, opera selezionata nei festival europei più importanti del cinema del reale. Tra i cortometraggi in concorso da segnalare, entrambi in anteprima italiana, Les belles cicatrices di Jouzeau Raphael, presentato in concorso al Festival di Cannes 2024 e Virundhu di Rishi Chadna. Fuori concorso nella sezione Panorama Oltremare ci saranno Animal (Grecia, Austria, Romania, Cipro, Bulgaria, 2023) di Sofia Exarchou, finalista del Premio Lux del pubblico 2025 del Parlamento europeo e il film italiano di Gianluca Santoni, Io e il secco. Per la giornalista Titta Fiore, presidente della Film Commission della Regione Campania, il Pianeta Mare Film Festival “nonostante la sua giovane ‘età’ è già capace, anche grazie ad una prestigiosa Giuria internazionale presieduta da Gianni Canova e ad una squadra di giovani professionisti di talento, di selezionare tra principali Festival del mondo ed attrarre a Napoli registi e opere internazionali di alto livello, ispirate ai temi ambientali ed ecologici che con i cambiamenti climatici in atto segnano una riflessione indispensabile per il futuro del nostro Pianeta”. Tutte le proiezioni del PMFF sono ad ingresso gratuito grazie al sostegno della Film Commission della Regione Campania, della Rappresentanza in Italia della Commissione europea e della Fondazione Banco di Napoli. “Il PMFF – sottolinea il presidente dalla Fondazione Banco di Napoli, Orazio Abbamonte – è un evento di grande importanza per contribuire alla diffusione dell’impegno civico ed ecologico dei giovanissimi. Questo è possibile grazie alle proiezioni ad ingresso libero e gratuito di film e cortometraggi d’autore, selezionati nei principali film festival internazionali che altrimenti non sarebbe possibile guardare e commentare con registi e scienziati di fama, in luoghi speciali come il Museo Darwin Dohrn e dopo il Festival anche presso scuole, con una particolare attenzione a istituti di eccellenza in territori ad alto tasso di abbandono scolastico e criminalità giovanile”. IL PROGRAMMA COMPLETO

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