A Frattamaggiore nel circo della “politica”, in queste settimane che ci separano dalle prossime elezioni amministrative, sta accadendo un qualcosa per la quale il Vaticano dovrebbe accendere i riflettori: una sorta di miracolo per quei “politici” sordi e ciechi verso la città che oggi stanno riacquistando l’udito e la vista in senso politico e sugli atti amministrativi. Nei mesi e negli anni scorsi, una serie di trasformisti della “politica” frattese, come le tre scimmiette del non vedo, non sento e non parlo, hanno tollerato di tutto e di più pur di ottenere di tutto e di più. Per mesi e mesi, hanno ignorato di tutto e di più. Avranno pensato: ma che ce ne frega dei mostri di cemento, che ce ne frega dei servizi fantasma agli studenti disabili nella scuole nonostante gli atti che ne attestavano l’esecuzione, che ce ne frega degli sperperi di denaro pubblico nelle festività, nella manutenzione del verde, nei servizi che non funzionano, che ce ne frega delle concessioni edilizie eccellenti, che ce ne frega di una viabilità caotica al limite dell’esasperazione collettiva, che ce ne frega di uno sconcio che sta invadendo le strade del centro storico con altre piattaforme di cemento (ma dove lo comprano il cemento a Frattamaggiore visto che costa così poco!). Ecco mesi e mesi a girare la testa dall’altro lato o sotto la sabbia, importante era e rimane, il proprio risultato “politico” personale. Adesso sui social, nelle chat, sui marciapiedi, nei bar, (tranne in consiglio comunale perchè in quel luogo si consuma ancora una esaltazione della incoerenza e della inaffidabilità politica e amministrativa) improvvisamente c’è l’interessamento a tutto ciò che è stato volutamente ignorato, interessamento nel nome di un presunto e inflazionato bene dei frattesi, di una vivibilità da difendere, bla..bla…bla… Improvvisamente assistiamo al miracolo che li ha fatti diventare presunti ambientalisti, progressisti, amanti della propria città. Il motivo? Bene è facile intuirlo, un tentativo di rigenerare la propria “verginità” (se ce mai stata) per un riposizionamento alle prossime elezioni cercando di individuare lo schieramento vincente per poi continuare a ridiventare sordo e cieco per i prossimi anni. I frattesi ci cascheranno? Forse però prima delle elezioni, in loro aiuto finalmente potrebbe arrivare una svolta importante tale da determinare un vero e proprio terremoto politico e indurre gli elettori a riflettere sulle loro scelte. E’ l’unica speranza che rimane.