Frattamaggiore. Un disastro politico che ha un nome ben preciso: Marco Antonio Del Prete. Dopo lo scorso consiglio comunale sarebbe opportuno dare le dimissioni

Venti giorni fa da queste pagine, parlammo del trasformismo politico del sindaco Marco Antonio Del Prete prendendo quale esempio la fronda deluchiana che, sulla scia del trasformismo politico e amministrativo negli enti locali, pur di mantenere il potere, negli anni ha stravolto e tradito la volontà popolare emersa dal voto. Il consiglio comunale dell’altra sera, ha fatto emergere e rafforzato un comportamento politicamente trasformista che alla luce degli ultimi eventi, risulta essere la causa principale del disastro politico a cui assistiamo da mesi, con un declino irreversibile della sua stessa credibilità politica, attraverso scelte programmatiche, amministrative e di assetti tra le forze – a cominciare dal PD –  poco felici, che hanno stravolto non solo la volontà degli elettori del 2020, ma hanno sferrato dei veri e propri colpi bassi alla storia della città nei settori più importanti come urbanistica e lavori pubblici. La scelta di cercare sponde per aggrapparsi esclusivamente al potere, può solo reggere numericamente, ma per altre questioni, gli allargamenti della maggioranza ai consiglieri comunali, come ad esempio Luigi Vitale e Nello Rossi, crediamo abbiano creato non pochi problemi politici interni al gruppone. Quando poi l’altra sera abbiamo ascoltato addirittura che un consigliere di minoranza come Pasquale Aveta, raccontare che avrebbe dato fiducia al sindaco per le elezioni del consiglio metropolitano – a sue parole –  gratis et amore dei, mentre alcuni della maggioranza, avrebbero incassato incarichi e prebende, -dichiarazione al fulmicotone che ha fatto scattare il consigliere Pezzullo – quest’ultimo contestando vivacemente la dichiarazione di Aveta che nei fatti ipotizzava la pratica del “voto di scambio”– parole del Pezzullo – allora il quadro diventa molto più chiaro anche per le forze dell’ordine che stavano ascoltando e, sembra, abbiano già chiesto spiegazioni agli interessati. Se poi a tutto ciò sommiamo il giallo del comportamento della maggioranza nell’abbandonare l’aula su un debito fuori bilancio sembra “eccellente” dopo averlo spostato al termine dell’ordine del giorno, lo scandalo del consorzio cimiteriale che comunque ha il principale organo politico esecutivo con il sindaco di Frattamaggiore in maggioranza, lo scandalo del servizio mai realizzato agli studenti disabili, una serie di interrogazioni oggetto di indagini della Guardia di Finanza, Polizia di Stato con invio al Prefetto di Napoli, le ultime scelte urbanistiche delle piattaforme di cemento sulle strade che con molta probabilità creeranno contenziosi e ricorsi di privati e associazioni di categorie, con il rischio concreto di eventuali danni erariali, la frittata è fatta, il disastro politico è completo. Contestualmente, da altri organi arrivano voci certamente poco rassicuranti per il futuro politico e amministrativo di questa maggioranza del PD allargata, voci insistenti che dovrebbero indurre il sindaco Marco Antonio Del Prete ad una seria riflessione politica che lo porti, opportunamente e serenamente, a consegnare le proprie dimissioni prima dello scadere della consiliatura per il bene di Frattamaggiore.