“TERRA DI LAVORO WINES”. Oltre tremila presenze nello scorso fine settimana per la terza edizione

a cura di Caterina Flagiello

Caserta, 29 ottobre 2024 – Oltre tremila le presenze per la terza edizione di “Terra di Lavoro Wines”, la due giorni che ha animato il I Cortile del Palazzo Reale di Caserta. Grande soddisfazione da parte di Vitica – Consorzio di tutela dei vini casertani – e della Reggia di Caserta che per la prima volta insieme hanno dato vita, lo scorso 26 e 27 ottobre, a un evento enologico e di promozione territoriale dal respiro nazionale e internazionale. L’iniziativa ha visto protagoniste le cinque denominazioni tutelate dal Consorzio – Aversa Asprinio DOP, Falerno del Massico DOP, Galluccio DOP, Roccamonfina IGP e Terre del Volturno IGP – con 170 referenze di oltre 70 aziende presenti e ha offerto un programma articolato, con momenti di riflessione, cinque masterclass accessibili su prenotazione e banchi di assaggio liberi.

Il Sito Unesco Reggia di Caserta dedica la sala conferenze a “Terra di Lavoro”

Sabato 26 ottobre, ad apertura della manifestazione, il direttore della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei, ha intitolato la Sala Convegni a “Terra di Lavoro” e ha detto: «La Reggia di Caserta è luogo di intenso e oneroso lavoro e intitolare questa sala a “Terra di Lavoro” è un tributo al territorio e tutte le persone che, con il loro lavoro, contribuiscono a rendere il nostro patrimonio accogliente, curato, vivo e produttivo.

La sala conferenze “Terra di lavoro”, come altri spazi del complesso vanvitelliano, restituiti negli ultimi anni alla fruizione, nasce nell’ambito di un progetto ampio e articolato che ha visto la partecipazione e l’impegno di centinaia di persone e che ha consentito di aprire al pubblico un’intera ala del Palazzo Reale. Questo è il lavoro -ha concluso Tiziana Maffei- che ci piace e che tra mille difficoltà tutti noi portiamo avanti con passione».

La denominazione Sala “Terra di Lavoro” vuole essere un omaggio al territorio, che in epoca borbonica era la quinta provincia del Regno per estensione. La Reggia di Caserta, istituto del Ministero della Cultura al servizio della società e del suo sviluppo nonché Sito Unesco, promuove rapporti sinergici con la comunità locale e l’attivazione di reti e sistemi territoriali tra istituzioni culturali pubbliche, private e realtà produttive, valorizzando le esperienze virtuose e le eccellenze del territorio. L’obiettivo è favorire la nascita di una coscienza comune di istituzioni, professionisti e cittadini nella gestione integrata del patrimonio culturale, stimolando la partecipazione delle realtà territoriali, la loro capacità progettuale e la costruzione di partnership.

L’intitolazione alla “Terra di Lavoro” ha anche una seconda importante ragione. È dedicata a tutti coloro che lavorano nella e per la Reggia di Caserta. Il lavoro è uno dei principi fondanti della Costituzione italiana e della vita democratica nel nostro Paese, strumento principale per la realizzazione dell’individuo e per il progresso dell’intera società. La Reggia di Caserta è un luogo di intenso e impegnativo lavoro di tutti coloro che, quotidianamente, contribuiscono al conseguimento di importanti obiettivi. A tutti loro l’istituto museale ha inteso dunque rendere omaggio.

Il wine forum: “Enoturismo: leva per lo sviluppo della DOP/IGP economy della provincia di Caserta”

Ha aperto la riflessione sull’enoturismo e sulla DOP/IGP economy Cesare Avenia, Presidente Consorzio Vitica, il primo Consorzio di tutela dei vini riconosciuto in Campania dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, nel lontano 2004. Oggi il Consorzio VITICA è costituito da 107 soci attivi, tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori, di cui oltre 70 aziende imbottigliatrici hanno partecipato all’evento “Terra di lavoro Wines” con più di 170 referenze in degustazione, rappresentative delle cinque denominazioni tutelate dal Consorzio.

A seguire i saluti delle istituzioni con Tommaso De Simone, Presidente della Camera di Commercio di Caserta, che ha evidenziato gli enormi progressi fatti dal settore vitivinicolo in termini di quantità ma soprattutto di qualità.

Ha fatto seguito l’intervento di Salvatore Schiavone, Direttore Ufficio Italia Meridionale dell’ICQRF, che ha ribadito la disponibilità dell’Ispettorato a supportare le aziende, chiarendo gli aspetti legati alle più recenti normative, quali ad esempio quello dell’etichettatura. Successivamente Domenico Raimondo, Presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala DOP e Leone Massimo Zandotti, consigliere FEDRDOC, hanno dato il loro contributo analizzando “Le prospettive di sviluppo della DOP/IGP economy”. Nel corso degli interventi è emersa la necessità di porre maggiore attenzione sia sul valore dei Consorzi, intesi come luoghi di aggregazione e sviluppo, sia sul ruolo del vino come ambasciatore di cultura, sottolineando la centralità delle attività di promozione. A seguire Maria Paola Sorrentino, Presidente del Movimento Turismo del Vino Campania e Nicola Matarazzo, Consulente di Direzione, si sono soffermati sulla “Importanza economica dell’enoturismo per la filiera vitivinicola” e sugli aspetti legati alla necessità di fare sistema per diventare concretamente attrattivi in termini di accoglienza enoturistica, soffermandosi sul bisogno di figure specializzate nell’ambito di attività di hospitality.

A partire da questo stesso argomento l’intervento dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo che ha dichiarato: «Con la legge regionale approvata lo scorso maggio, la Regione Campania ha disciplinato l’esercizio dell’attività enoturistica sul territorio regionale, allineandosi alla normativa nazionale e definendo un quadro normativo che promuove un’offerta di qualità basata su specifici standard di accoglienza. In questo modo -ha continuato l’Assessore Caputo- sono state create le basi per un’organizzazione e una promozione sistemica del territorio, valorizzando la cultura del vino e i luoghi di produzione e sostenendo la crescita economica delle aziende vitivinicole a livello nazionale e internazionale». Infine l’Assessore ha sottolineato che «la Regione investirà nella formazione degli operatori enoturistici, con corsi dedicati, e metterà in campo nuove iniziative di promozione e divulgazione del settore. L’enoturismo si conferma infatti -ha concluso Caputo- una leva fondamentale per la valorizzazione del territorio, promuovendo le eccellenze enologiche della Campania e la sua DOP Economy. Sarà necessario quindi che, accanto alla profonda attenzione verso l’alta qualità che contraddistingue i vini di quest’area, particolarmente vocata alla viticoltura, si affianchi anche un serio sviluppo dell’attività di accoglienza enoturistica che può e deve generare emozioni e trasmettere conoscenza al turista e opportunità dal punto di vista economico al territorio». Per chiudere, Luciano D’Aponte, dell’Assessorato Agricoltura della Regione Campania, ha fotografato “Lo stato di attuazione delle norme che regolano l’enoturismo in Campania”.

Banchi di degustazione e Masterclass

Dalle 14 alle 20, con il supporto operativo di AIS Campania, i banchi d’assaggio hanno accolto un folto pubblico, tra cui anche turisti stranieri della Reggia. Sold out con oltre 380 presenze alle cinque masterclass previste, inclusa quella in inglese guidata dal presidente Cesare Avenia e dal sommelier Lucrezia Bizzarro, mentre i giornalisti locali, nazionali e di testate internazionali hanno anche avuto modo di visitare il complesso vanvitelliano.

Presentazione del libro “Calici & spicchi” di Antonella Amodio – Malvarosa Edizioni

Domenica mattina, dopo gli intermezzi teatrali dell’associazione Ali della mente, che ha animato l’appuntamento con momenti canori e teatralizzati legati alla storia della residenza reale e ad argomenti di attualità, la giornalista e scrittrice Antonella Amodio ha presentato Calici & Spicchi, Cento modi per abbinare bene i vini alle pizze” di Malvarosa Edizioni, il primo libro al mondo che conduce i lettori nel mondo degli abbinamenti tra il vino e la pizza, in una vivace conversazione con il direttore della Reggia, Tiziana Maffei, il presidente del Consorzio Vitica, Cesare Avenia, lo chef Rosanna Marziale del ristorante “Le Colonne” di Caserta e l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo.

Consegna del Premio Maria Felicia Brini 2024

La mattinata di domenica 27 si è infine conclusa con la consegna del premio ideato da VITICA in memoria di Maria Felicia Brini, giovane imprenditrice nonché consigliere del Consorzio, precocemente scomparsa. Il premio, destinato alla miglior carta dei vini del territorio, per questa seconda edizione ha introdotto importanti novità, allargando il numero dei riconoscimenti distribuiti, con l’obiettivo di dare il giusto risalto al lavoro di valorizzazione dei vini tutelati dal Consorzio. Il Premio per la Miglior carta dei vini territoriale in pizzeria è andato a I Masanielli di Sasà Martucci di Caserta, mentre il Premio per il Miglior abbinamento è andato al Ristorante Marotta di Squille, in provincia di Caserta. È andato in provincia di Caserta e precisamente a Presenzano il Premio per la profondità di annate per Agristor Le due Torri. Invece il Premio per la Miglior carta dei vini fuori dal territorio casertano è stato consegnato al ristorante Agape di Sant’Agata dei Goti, in provincia di Benevento.

La terza edizione Terra di Lavoro Wines si è riconfermata un’occasione significativa di riflessione e confronto sul mondo del vino e dei suoi territori di riferimento. «È stata una manifestazione unitaria che ha rappresentato l’orgoglio della provincia di Caserta -ha commentato soddisfatto il Presidente del Consorzio Vitica, Cesare Avenia– ricca di grandi eccellenze vitivinicole. Sono grato a tutti i produttori che hanno reso possibile un evento unico per ricchezza e completezza di prodotti in degustazione. Lo scenario meraviglioso della Reggia di Caserta -ha concluso Cesare Avenia- ha reso tutto magico e siamo già pronti per metterci al lavoro per la prossima edizione».

L’edizione 2024 si è dunque focalizzata proprio sulla unione vino-territorio, per promuoverne una lettura in chiave strategica, pensando all’enoturismo come strumento di promozione integrata, capace di rendere il vino ambasciatore della cultura locale. L’Italia, infatti, è al primo posto in Europa per prodotti DOP/ IGP/ STG, con oltre 850 prodotti, di cui più del 50% vini, e nello specifico la provincia di Caserta è la prima provincia campana, sedicesima a livello nazionale, per impatto economico dei prodotti DOP e IGP, con un incremento tra il 2021 e il 2022 di quasi l’otto per cento (ISMEA/VITICA).

NOTE Il Consorzio VITICA, di Tutela dei Vini a D.O.C. Aversa, Falerno del Massico e Galluccio delle I.G.T. Terre del Volturno e Roccamonfina, è stato costituito il 4 maggio 2004 ed è il primo consorzio di tutela dei vini riconosciuto in Campania dal Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste con DM del 18/01/05. Il Consorzio ha come scopo la tutela, la valorizzazione e la cura degli interessi di tutta la filiera vitivinicola casertana, dai produttori agli imbottigliatori, contribuendo così a preservare la ricchezza varietale della viticoltura locale e la sua storia millenaria, di cui si fa promotrice attraverso i vini delle denominazioni rappresentate.