Frattamaggiore. “Seduti ai parklet a guardare i mostri edilizi respirando i gas di scarico delle auto. L’incompiuta avallata dai falsi ambientalisti”

Il titolo di questo articolo potrebbe essere ben adatto a quello di una canzone dal tema ambientalista tema tanto caro ai politici finti ambientalisti che da una parte si sbracciano in difesa dell’ambiente, del verde, della vivibilità, ma contestualmente sono ciechi nella visione di mostri cementi edificati dove c’era la storia della città e sordi al grido di dolore di gran parte dei cittadini. Cittadini vittime ad esempio di un’opera incompiuta nella sua utilità, come l’installazione dei parklet senza che le strade interessate fossero chiuse preventivamente al traffico con una obbligata isola pedonale. Nella fretta di consegnarli ai passanti che nelle scorse settimane hanno potuto sedersi a guardare i mostri di cemento e respirare i gas di scarico del caotico traffico frattese, gli scienziati della politica frattese, gli amministratori, con l’incompiuta opera, hanno dimenticato i negozianti ai quali è stata tolta anche la voglia di protestare. Che senso ha rimanere nel mezzo senza prendere una decisione finalmente seria?? Chiudere tutto e fare subito isola pedonale oppure dire ai frattesi e ai commercianti abbiamo sbagliato, rottamiamoli. Questa vicenda fotografa esattamente anche lo stato confusionario della politica, dell’amministrazione frattese guidata da un sindaco altrettanto politicamente confuso, aggrappato nel bel mezzo di gruppi di lotta intestina per rimanere a galla fino alle scadenze elettorali che più gli interessano, anch’egli seduto sui parklet a meditare, a riflettere e forse a fare mea culpa sulle proprie responsabilità politiche per la cancellazione della storia urbanistica avvenuta negli ultimi anni di massiccia cementificazione e pochi servizi. Nessuna polemica, ma semplicemente una presa d’atto della realtà al netto delle feste e della farina come ai tempi di Re Ferdinando: “Il popolo per prima cosa va distratto con continui festeggiamenti: funzioni religiose, balli, spettacoli gratuiti in grado di allontanare lo sguardo dai problemi reali, creare aggregazione e, soprattutto, far provare gratitudine per i governanti”. A quei tempi la cosa funzionava perchè c’era la terza F quella della forca in piazza che metteva paura al popolo, oggi il popolo ha dalla sua la matita.