
a cura di Caterina Flagiello
Napoli, 24 marzo 2025 – Combina quotidianamente carboidrati, proteine e grassi in modo bilanciato, utilizza ingredienti naturali e freschi, a chilometro zero, ricorre a metodi di cottura semplici, predilige l’olio extravergine di oliva. E’ la cucina tradizionale napoletana, protagonista assoluta dello show cooking “A Tavola con ala Lilt”, l’oramai tradizionale appuntamento della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica che la Lilt di Napoli, presieduta dal professor Adolfo Gallipoli D’Errico, organizza con l’istituto alberghiero “Ferraioli”, guidato dalla preside Rita Pagano. Giunto alla sua decima edizione, l’evento ha visto protagonisti gli studenti del triennio cimentarsi con un menù che ha saputo proporre, ad un parterre particolarmente qualificato, un vero e proprio viaggio nei sapori autentici di un’arte culinaria invidiataci in tutto il mondo, dove tradizione e innovazione si incontrano per offrire piatti sostenibili e salutari. Quest’anno, la manifestazione è stata dedicata alla docente di Scienze dell’Alimentazione Sandra Molinari, prematuramente scomparsa, che con la collega Maria Paola Sasso e la Nutrizionista Lilt Antonella Venezia sono da sempre state il motore scientifico dell’iniziativa. L’antipasto? Autori, gli studenti della 5 B Enogastronomia coordinati dal professor Angelo Russo, che hanno proposto “Il Mediterraneo in tavola”. Il trittico è scenografico ed è capace di conquistare lo sguardo e il palato. Un piccolo scoglio di ciabatta al nero di seppia fa da tana ad un polipetto “alla Luciana”, quindi la dolce croccantezza del Ritz nobilitato da alici su letto di ricotta e limone e, a chiudere, uno “scagnuzziello” dorato che, su un ciuffo di scarola saltata, accoglie una nota di baccalà lesso. Proteine, vitamine, minerali benefici e pochi grassi. Un trionfo degli omega 3. Composizione d’esordio, poi, “La Sirenetta”, una rivisitazione salutare della tradizionale pasta e patate ai frutti di mare rigorosamente stufati, preparata dai ragazzi della 5 A Enogastronomia del professor Crescenzo Barone in un equilibrio perfetto tra gusto e salute. Piatto d’onore, infine, una raffinata “Tagliata di spigola all’acqua pazza napoletana”, accompagnata da verdure partenopee ripassate: la delicatezza del pesce, esaltato dal sugo aromatico, incontra il sapore intenso della scarola e dei principi nutrivi della tradizione partenopea, creando un piatto che celebra la freschezza del Mediterraneo con eleganza e leggerezza. Autori, gli studenti della 3 B Enogastronomia del professor Mario Giuseppe Settembrale. Dulcis in fundo, l’impasto soffice e arioso, reso possibile dall’uso della farina nuvola ad alta idratazione, il “Babà del Golfo”, proposto dagli studenti della 4 A Pasticceria della professoressa Annunziata Mosca, sormontato da un tripudio di frutti di bosco, scrigno di antiossidanti, sorprende il palato con una bagna agrumata, sinfonia di arancia e limone, che sostituisce egregiamente il tradizionale rum: un inno alla tradizione partenopea, reinterpretato con leggerezza e maestria. Pietanze,queste, che, per gusto ed eleganza, hanno letteralmente entusiasmato una platea d’eccezione: autorità civili e militari accolti con grande professionalità dagli studenti delle classi 5 A e B di Accoglienza Turistica delle professoresse Anita Miniello e Raffaella Giugliano, e serviti con perizia e maestria dagli allievi della 5 A Sala del professor Marcello Motta, ideatori di squisiti cocktail di benvenuto dealcolati, cioè resi privi di alcol. Il tutto, sotto la sapiente regia dei coordinatori dell’iniziativa, i docenti Francesca Leanza e Antonio Sorrentino, della Commissione Eventi dell’Istituto. Tra i presenti, insieme con alcuni consiglieri e soci benemeriti della Lilt di Napoli, l’assessore regionale alla formazione Armida Filippelli, la presidente della Municipalità 4 del Comune di Napoli, Maria Caniglia, nonché diverse rappresentanze delle Forze dell’Ordine che da tempo collaborano con l’istituto alberghiero nei progetti di formazione per la promozione della cultura della legalità. “Rinnoviamo l’appello sui corretti stili di vita, sulla prevenzione a tavola, ricordando che almeno il 35 per cento delle patologie oncologiche – ha affermato il professor Adolfo Gallipoli D’Errico – sono ascrivibili ad una cattiva alimentazione, spesso accompagnata da sedentarietà. Nulla di più sbagliato e rischioso”. “Eventi come questi – aggiunge la preside Rita Pagano – restano nel cuore e nella mente dei nostri ragazzi e li guidano verso una professione sempre più consapevole delle responsabilità sociali che il mondo del lavoro richiede. Anche per questo non ringrazieremo mai abbastanza la Lilt e il professor Gallipoli”.