Frattamaggiore. Passa il Bilancio tra fughe, ipocriti inni alla storia perduta, la “sorpresa” Aveta che vota favorevolmente, ritiri di emendamenti pasticciati e lo squagliarsi al sole di marzo del PD

Avevamo anticipato tutto: il voto sicuro al Bilancio, l’emendamento pasticciato ritirato e la lotta intestina al PD. Non avevamo messo in conto però alcune cose emerse ieri sera. La più importante politicamente è quella offertaci da Pasquale Aveta che da vecchio politico navigato, è partito da Bari per arrivare a Milano facendo un giro alla larga per la Jugoslavia, ovvero dichiarandosi di Azione di Calenda, quindi assumendo un ruolo politico ben definito da moderato, tale da giustificare il proprio voto positivo al Bilancio nonostante 5 anni di posizionamento, almeno sulla carta, sul fronte opposto, ma la dinamicità della politica fa parte del gioco e a Frattamaggiore si dimostra elemento fondamentale per stare sempre in maggioranza anche dalla minoranza. Veniamo poi agli ipocriti inni alla storia e alla cultura riscoperti in vari interventi da consiglieri comunali. In cinque anni il Consiglio comunale ha girato la testa dall’altro lato nel momento in cui testimonianze storiche e culturali della città venivano cancellate, su tutto il centro storico mortificato da scelte urbanistiche e colate di cemento. Chissà perchè prima delle elezioni si comincia puntualmente a mortificare l’intelligenza dei cittadini, ma ormai non ci si meraviglia più di niente dopo quello che abbiamo assistito ieri sera. Dovevamo assistere ai botti di Capodanno di alcuni esponenti del PD tra documenti ed emendamenti, ma la seduta di ieri sera ha partorito un topolino nei “dissidenti” e un “gigante” nella figura del sindaco. Se si voleva prendere le distanze dal sindaco, qualche “stratega” della generazione 2.0, è riuscito nell’impresa di riavvicinare. Addirittura non si sono presentati neanche sul voto di un emendamento, quello valido, presentato da loro stessi!! E questo sarebbe il PD del futuro a Frattamaggiore??